Scoperte incredibili e legami interculturali alla base della spedizione guidata dallo speleologo Francesco Sauro nelle grotte inesplorate dell’Amazzonia colombiana, raccontata sul sito della Rolex

Francesco Sauro, vincitore dei Rolex Awards for Enterprise, ha guidato una spedizione nelle grotte inesplorate della riserva indigena di Monochoa, in Colombia, con il sostegno dell’Iniziativa Perpetual Planet.

La spedizione ha portato a importanti scoperte e contribuito a creare profondi legami interculturali.

L’area di foresta pluviale tropicale, montagne, canyon e cascate dell’Amazzonia colombiana, tra le meno esplorate, è tra le più ricche in termini di biodiversità.

Tuttavia, ciò che ha affascinato lo speleologo Francesco Sauro non è tanto la grande varietà di flora e fauna della regione, quanto ciò che giace al di sotto: le grotte del Rio Yarí.

Per esplorare le grotte, il team si è interamente affidato ai saperi ancestrali dei suoi membri indigeni per localizzarle.

Per portare a termine la spedizione, occorreva anche affrontare le rapide del Rio Yarí su barche costruite dai Monochoa e avventurarsi per giorni attraverso la fitta vegetazione.

Una volta raggiunte le grotte, il team ha proceduto alla mappatura digitale, fotografando e cercando di datarle.

Carlos Lasso, dell’Istituto Humboldt di Bogotá, ha fatto un inventario della fauna sotterranea, inviando i campioni prelevati a specialisti in Colombia e in tutto il mondo, per l’analisi delle specie.

Oltre alle affascinanti nuove possibilità aperte dalle ricerche di Lasso, sono state rinvenute nelle grotte anche stromatoliti, rocce viventi create da batteri che si trovano solitamente negli oceani, e che sono state precedentemente individuate in grotte in Brasile e Venezuela.

Questa scoperta sotterranea consente di speculare sulla possibilità della vita lontano dalla Terra.

La spedizione ha permesso di scoprire che le montagne della regione di Monochoa potrebbero essere molto più vecchie di quanto suggerito dai precedenti studi.

Ciò rappresenta un’enorme opportunità per la ricerca scientifica e per la salvaguardia dell’area.

La spedizione ha contribuito a creare profondi legami interculturali tra gli scienziati e i membri della comunità indigena.

Questa conoscenza ed esperienza condivisa non è stata fondamentale solo per il successo della spedizione, ma è vitale, in termini ecologici, per il futuro di una regione esposta a minacce come il cambiamento climatico e la deforestazione.

Sauro è convinto che la spedizione aiuterà la comunità indigena nel suo impegno di salvaguardia della foresta, preservandola per le generazioni future.

Le esperienze come questa ispirano un senso di avventura ed esplorazione che riempie Sauro di ottimismo: “Dobbiamo riscoprire quella piccola parte del nostro DNA che racchiude il nostro spirito di esplorazione, il nostro desiderio di scoprire qualcosa di nuovo e di restare sbalorditi di fronte alla natura. Se tutti riusciremo a provare ancora queste sensazioni, sapremo rispettare questo pianeta e potremo vivere in maggior armonia con il mondo che ci circonda”.

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