Riconoscimento alla carriera per il contributo all’esplorazione speleosubacquea

La cerimonia e il premio

Il Premio Duilio Marcante 2025 è stato assegnato a Luigi “Gigi” Casati in occasione del venticinquesimo anniversario del riconoscimento dedicato al padre della didattica subacquea italiana.

La cerimonia si è svolta il 15 febbraio 2025 presso il Galata Museo del Mare, nell’ambito dell’evento dedicato alla speleologia subacquea.

Casati, noto per le sue esplorazioni in grotte sommerse, ha espresso sorpresa e gratitudine per il riconoscimento, sottolineando l’importanza del supporto ricevuto nei suoi 39 anni di attività esplorativa.

La motivazione del riconoscimento

Il premio è stato conferito con la seguente motivazione:

“Spinto dalla curiosità di vedere posti che nessuno ha mai visto prima, ha vissuto e fatto vivere emozioni intense ed indescrivibili, sempre alla ricerca dei propri limiti senza mai dimenticare la sicurezza nelle immersioni più estreme.

La ricerca di nuove esplorazioni gli ha permesso di allargare ed approfondire il suo bagaglio di conoscenze nella speleologia subacquea, arricchendo le sue prospettive umane e culturali per trasmetterle ad altri.”

Queste parole sintetizzano l’approccio di Casati all’esplorazione speleosubacquea, che lo ha portato a realizzare numerose immersioni in cavità sommerse, spingendosi oltre i limiti conosciuti in ambienti estremi.

Il contributo alla speleologia subacquea

Luigi Casati è una figura di riferimento per la speleosubacquea a livello internazionale.

Le sue esplorazioni hanno ampliato la conoscenza di grotte sommerse in diverse parti del mondo, documentando ambienti mai visti prima e contribuendo alla comprensione di fenomeni idrogeologici complessi.

Il suo lavoro non si è limitato alla sola esplorazione: la condivisione dell’esperienza e delle conoscenze acquisite ha rappresentato un elemento fondamentale della sua attività.

L’attenzione alla sicurezza e alla formazione ha caratterizzato il suo approccio, rendendo il suo contributo particolarmente significativo per la comunità speleologica.

Un riconoscimento alla carriera

Il Premio Duilio Marcante viene assegnato a chi ha dato un contributo rilevante alla subacquea in ambito esplorativo, didattico o scientifico.

Il riconoscimento a Casati sottolinea il valore della sua lunga carriera, durante la quale ha affrontato sfide tecniche e fisiche di alto livello, portando avanti ricerche ed esplorazioni in ambienti spesso difficili e inaccessibili.

La premiazione al Galata Museo del Mare ha celebrato non solo l’esperienza e i risultati di Casati, ma anche il significato più ampio dell’esplorazione speleosubacquea: un’attività che unisce scienza, tecnica e passione per l’ignoto.

Le finalità della speleologia subacquea

La speleologia subacquea è una disciplina che combina l’esplorazione di cavità sommerse con tecniche avanzate di immersione. Questa attività, oltre a rappresentare una sfida sportiva e tecnica, ha numerose applicazioni in diversi ambiti scientifici e pratici.

Esplorazione e documentazione

Uno degli obiettivi principali è l’esplorazione di grotte sommerse, spesso inaccessibili e sconosciute.

La documentazione di questi ambienti, attraverso rilievi topografici e riprese video-fotografiche, permette di ampliare le conoscenze su morfologia e sviluppo dei sistemi carsici sommersi.

Idrogeologia e risorse idriche

Molte grotte sommerse sono sorgenti o condotte d’acqua sotterranee.

La speleologia subacquea è fondamentale per studiare il percorso delle acque all’interno del sottosuolo, individuando riserve idriche e monitorando la qualità delle acque sotterranee, spesso utilizzate per scopi potabili.

Archeologia e paleontologia

Alcune cavità sommerse conservano reperti archeologici e fossili, protetti dalle condizioni ambientali stabili.

Le immersioni in questi siti consentono il recupero e lo studio di manufatti e resti di antiche civiltà, oltre alla scoperta di fossili di animali e tracce di antichi ambienti terrestri sommersi con l’innalzamento del livello del mare.

Biologia e nuovi ecosistemi

Le grotte sommerse ospitano forme di vita adattate a condizioni estreme, come bassi livelli di luce e scarsità di ossigeno.

Lo studio di questi ecosistemi permette di comprendere meglio l’evoluzione delle specie e di scoprire nuove forme di vita, alcune delle quali possono avere implicazioni nella ricerca biologica e medica.

Sicurezza e protezione ambientale

La speleologia subacquea è utile per individuare e monitorare l’inquinamento nelle falde acquifere sotterranee.

Inoltre, la conoscenza delle cavità sommerse è essenziale per la prevenzione di incidenti in aree carsiche, dove doline e sifoni possono rappresentare pericoli per chi pratica attività in ambienti naturali.

Supporto alla speleologia terrestre

Molte esplorazioni speleologiche coinvolgono tratti sommersi, che possono costituire passaggi obbligati per raggiungere nuove gallerie e ambienti interni.

La speleologia subacquea consente di superare questi ostacoli e di proseguire l’indagine in aree altrimenti inaccessibili.

In sintesi, la speleologia subacquea non è solo un’attività esplorativa, ma un settore con ricadute importanti per la ricerca scientifica, la tutela ambientale e la gestione delle risorse naturali.

Luigi Casati: esploratore delle profondità sommerse

Gli inizi e la formazione

Luigi Casati nasce a Lecco il 28 giugno 1964 e inizia la sua attività subacquea nel 1978.

Fin dai primi anni si distingue per il suo interesse verso l’esplorazione delle cavità sommerse, perfezionando le sue competenze sotto la guida di Jean-Jacques Bolanz, una figura di riferimento nella speleologia subacquea.

Le esplorazioni e i record

Casati ha all’attivo numerose esplorazioni in cavità ipogee sommerse in tutto il mondo, spingendosi ai limiti della profondità e della distanza percorsa, sia con sistemi a circuito aperto che a circuito chiuso.

Tra le sue imprese più importanti si annoverano le immersioni nelle Grotte di Oliero e nella Sorgente del Gorgazzo in Italia, oltre alle esplorazioni internazionali nelle sorgenti Vrelo Une in Croazia e Matka Vrelo in Macedonia.

Nel 2008 raggiunge il record di 212 metri di profondità nella sorgente del Gorgazzo, stabilendo la più profonda esplorazione mai realizzata in una sorgente italiana.

Questo risultato segna una pietra miliare nella speleologia subacquea, dimostrando le sue capacità tecniche e la sua resistenza in ambienti estremi.

Riconoscimenti e onorificenze

Nel corso della sua carriera, Luigi Casati ha ricevuto diversi riconoscimenti per il suo contributo alla speleologia subacquea e per il suo coraggio in situazioni di emergenza:

• Cavaliere della Repubblica Italiana (2008)

• Medaglia di bronzo al valor civile (1994) – conferita per il coraggio dimostrato nel recupero della salma di un collega rimasto intrappolato in una grotta allagata a Nesso (CO) nel 1992.

• Medaglia d’argento – Civica Benemerenza del Comune di Lecco (2001) – assegnata per meriti sportivi.

Attività divulgativa e pubblicazioni

Oltre all’attività esplorativa, Casati ha contribuito alla divulgazione della speleologia subacquea attraverso pubblicazioni tecniche. Tra le sue opere più importanti:

• Manuale di speleologia subacquea (2007), un riferimento fondamentale per chi si avvicina a questa disciplina.

• Acque sotterranee delle grotte, dei ghiacciai e delle città (2008), in cui esplora le dinamiche delle acque sotterranee in diversi contesti naturali.

Un punto di riferimento nella speleologia subacquea

Grazie alle sue esplorazioni, ai suoi record e alla sua dedizione nella divulgazione scientifica, Luigi Casati è considerato uno dei maggiori esperti di speleologia subacquea a livello internazionale.

La sua ricerca costante di nuove sfide e il suo impegno nel condividere le conoscenze acquisite lo rendono un punto di riferimento per le nuove generazioni di speleosub.


Attività Subacquea:
1978 Inizia l’apprendimento delle tecniche d’immersione con autorespiratore ad aria

Brevetti:
1981 I° grado ANIS (Associazione Nazionale Istruttori Subacquei)
1981 Open Water Diver PADI (Professional Association of Diving Instructors)
1982 Aggiornamento all’uso Camere Iperbariche ANIS – CMI (Centro Medicina Iperbarica)
1982 II° grado ANIS
1982 Advanced Open Water Diver PADI
1982 Rescue Diver PADI
1984 Marina Militare al Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori Teseo Tesei (ComSubIn)
Operatore subacqueo ARO – ARA: Votazione 18 – 20
1987 Assistente Istruttore ANIS
2005 NAUI Instructor (National Association of Underwater Instructors)
2005 Open Water Scuba Diver Instructor SDI (Scuba Diving International)
2005 Full Cave Instructor TDI (Technical Diving International)
2005 Advanced Trimix Instructor TDI
2009 Instructor Trainer SDI-TDI
2009 Full Cave Instructor Evaluator SDI-TDI
2014 Instructor Trainer PSS

Altri Sport:
Nuoto – Ciclismo – Ski d’alpinismo – Alpinismo – Kayak

Attività speleologica:
1984 Inizia l’attività partecipando a numerose esplorazioni
1988 Entra a far parte del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico

Attività speleosubacquea:
1985 Effettua le prime immersioni in sorgente
1986 Inizia l’apprendimento delle tecniche di progressione speleosubacquea provenienti dalle scuole Francese e Svizzera (sono le due scuole più evolute in Europa)
1987 E’ relatore al I° Corso di Speleologia Subacquea (con Jean Jacques Bolanz e Cristian Locatelli) della Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano (per la prima volta in Italia si parla di tecniche particolari per l’ immersione speleosubacquea e relativi materiali)
1989 É nominato Responsabile regionale della Squadra Speleosubacquea del CNSAS
1991 É nominato Responsabile tecnico speleosubacqueo della Scuola Nazionale di Speleologia del Club Alpino Italiano
1992 É nominato Responsabile Nazionale della Commissione Speleosubacquea del CNSAS (In carica fino 1997 anno in cui rassegna le dimissioni)

E’ membro de la Colonne de Plongèe du Speleo Secour Swiss

1994 Con decreto del Presidente della Repubblica gli viene conferita la Medaglia di Bronzo al Valor Civile con la seguente motivazione:
“Giovane speleologo, incurante del grave rischio personale, con generosa abnegazione si calava più volte nello stretto condotto di una grotta invasa dalle acque per recuperare la salma di un collega rimastovi intrappolato”
29 novembre 1992 – Nesso (CO)

2001 Viene insignito della Civica Benemerenza con la Medaglia d’Argento per meriti sportivi dal Comune di Lecco
2003 Riceve il Premio di “intelligenza intrapersonale”organizzato dalla rivista Focus e dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Rimini
2008 Con decreto del Presidente della Repubblica gli viene conferita la Onorificenza di Cavaliere della Repubblica

Spedizioni effettuate:
nr. 60 spedizioni in Italia tra il 1987 e il 2015
nr. 19 spedizioni in Francia nel 1989 e il 2010
nr. 25 spedizioni in Grecia tra il 1989 e il 2010
nr. 24 spedizioni in Svizzera tra il 1992 e il 2015
nr. 1 spedizione in Messico nel 1993
nr. 1 spedizione in Russia nel 2003
nr. 2 spedizioni in Albania tra il 2004 ed il 2006
nr. 8 spedizioni in Croazia tra il 2004 ed il 2008
nr. 3 spedizioni in Macedonia tra il 2009 e il 2012
nr. 2 spedizioni nelle Filippine tra il 2011 e il 2015

Effettua oltre 2000 immersioni in grotta di cui almeno 1200 con la prospettiva di esplorare nuovi ambienti

Si immerge in un centinaio di grotte allagate diverse

Dopo esser sceso in una grotta per 650 m., compie un’esplorazione in un sifone sul fondo

Compie 35 immersioni raggiungendo e superando i 2000 m. di distanza dall’ingresso

Compie 70 immersioni oltre i –140 m. di profondità in grotta

Esplorazioni significative compiute:
Laca della Bobbia (Italia 1987 – 1988): 1.200m di sviluppo planimetrico con superamento di 5 sifoni. Massima profondità -25m. Tempo di progressione 6h con presenza di complesse strettoie. Temperatura 9°C. L’esplorazione termina in uno stretto 6° sifone

Grotta Masera (Italia 1990): 1.000m di sviluppo planimetrico con superamento di 5 sifoni. Massima profondità  sifone -75m. Termine esplorazione in un cunicolo lungo 40m per 1m di larghezza per 0,8m di altezza, inclinazione della galleria 45° con fondo sabbioso (pericolo di rimanere bloccati dalla sabbia che precipita durante il passaggio). Tempo di progressione 7h. Temperatura 9°C

Sorgente dei Bossi (Svizzera 1992 – 2006): 650m di sviluppo planimetrico con 1 sifone passato e un 2° in fase di esplorazione. Massima profondità -89m (fino al 2003 è stato il più profondo sifone dell’Europa, forse del mondo con riemersione dalla parte opposta in grotta) Arrampicata per 150m di dislivello oltre il 1° sifone per un totale di altri 600m di gallerie asciutte. 150Kg di materiale da togliere e indossare oltre il 1° sifone in solitaria. Tempo di progressione 11h. Temperatura 8°C

Grotta K2 (Svizzera 1992): esplorata con Patrick Deriaz; superato il sifone in grotta alla profondità di -650m. Sviluppo del sifone 25m a -3m di profondità oltre un canyon di 200m di lunghezza da percorrere con corde a causa della forte corrente d’acqua  sul fondo. Tempo di progressione 25h di cui 5h per andare e tornare dall’autovettura alla grotta con gli ski, 14h per andare e tornare dall’ingresso della grotta al sifone e 6h dal sifone all’attuale fondo

Sorgente di Vaucluse (Francia 1989): esplorata dal robot della COMEX fino a – 305m di profondità. In collaborazione con altri membri della spedizione recupera il robot incastrato alla profondità di 120m al primo tentativo. Tempo di immersione 3h. Temperatura 10°C

Grotta di Diros (Grecia 1987 – 2006): esplorata con altri membri della spedizione (Bolanz, Dell’Oro, Deriaz, Giannopolos) per 15km di sviluppo planimetrico; profondità massima -78m. Caratterizzata da 4 livelli di gallerie e molto ramificata. Tempo di progressione 7h. Temperatura 18°C. Nella spedizione del 1994 sono state rinvenute ossa fossili di rinoceronte, denti di cinghiale e pezzi di zanne di elefante

Sorgente del Gorgazzo (Italia 1987 – 2008): esplorata con altri membri della spedizione (Bolanz, Dell’Oro, Deriaz, Locatelli, Pennec)  topografata da Luigi Casati fino a -106m di profondità una delle più profonde topografie mai effettuate. Tempo di immersione 3h. Temperatura 9°C. Nel 2008, dopo aver ottenuto dal Comune di Polcenigo i permessi per  l’immersione, Casati  ha continuato l’esplorazione raggiungendo i -212m alla distanza di 440m dall’ingresso. L’immersione è stata portata a termine con l’utilizzo di un circuito chiuso meccanico.

Sorgente dell’Elefante Bianco (Italia 2004): raggiunge la profondità di -186mt a 530m dall’ingresso. Percorre 330m oltre i -100m di profondità. Tempo di progressione 26′, tempo di immersione 7h. Temperatura dell’acqua 8°C. Questa esplorazione, all’epoca, la più profonda immersione del mondo fatta con un circuito semichiuso in grotta e la più profonda sorgente in Italia.

Grotte di Oliero (Italia 1986 – 2005): esplorata con altri membri della spedizione (Bolanz, Dell’Oro, Deriaz, Locatelli, Pennec) topografata da Luigi Casati fino a 800m dall’ingresso ad una profondità media di 40m. L’esplorazione massima effettuata da Casati risulta essere di 2.635m alla profondità media di -50m. E’ anche il sifone più lungo d’Italia e uno dei più lunghi nel mondo. Nel 2005 Casati riesce a collegare le due sorgenti di Oliero: Cogol dei Siori e Cogol dei Veci. Lo sviluppo totale del complesso è di circa 9.000m. In compagnia di due speleosub inglesi, Rick Stanton e John Volanten, rimane per 3 giorni oltre il primo sifone per continuare le esplorazioni. Tempo di progressione 2h45′. Tempo di decompressione 5h. Temperatura 8°C

Sorgente du Diable (Francia 1995): esplorata nel secondo sifone, caratterizzato da continui passaggi stetti, fino a -137m a 620m dall’ingresso. Tempo di progressione 55′, tempo d’immersione 8h10′. Temperatura dell’acqua 8°C. Sifone interno ad una grotta più profondo del mondo

Divje Jezero (Slovenia 2001): esplorata fino a -160m di profondità a 420m dall’ingresso. Percorre 190m di sviluppo oltre i -100m di profondità. Tempo di progressione 30′, tempo d’immersione 8h30′. Temperatura dell’acqua 7°C. Visibilità massima 3m. Attualmente è la sorgente slovena più profonda

Sorgente del Mulino a Castelcivita (Italia 1995 – 2004): esplorata fino a -117m di profondità (300mt di sviluppo ), poi ne percorre 550m risalendo fino a -82m per poi ridiscendere fino a -120m. Tempo di progressione 48′, tempo d’immersione 6,30h. Temperatura dell’acqua 15°C

Sorgente di Sinjaz (Croazia 2004 – 2006): Esplorata fino a –155m di profondità a 318m dall’ingresso. La limitata visibilità rende complicata l’esplorazione di questa grotta. All’epoca, la sorgente croata più profonda

Sorgente Cetina (Croazia 2004): esplorata fino a –109m di profondità. Temperatura dell’acqua 5°C. Limite esplorativo dovuto ad una frana che ostruisce il passaggio

Vouliagmeni (Grecia 1987 – 2001): percorre 1.150m alla profondità media di -80m passando per -105m  profondità massima. Vengono viste stalagmiti alte circa 4m con un diametro nella parte superione di 1,5m alla profondità massima che risultano essere le più profonde nel mondo
Raggiunge in una galleria i –115m di profondità che collocano Vouliagmeni al primo posto tra le più profonde grotte greche

Sorgente Tuffera (Italia 1990 – 1998): raggiunge la profondità di -93mt superando dalla profondità di -85 una strettoia lunga 50m. Visibilità costante 1mt. Temperature dell’acqua 8°

Sorgente della Pollaccia (Italia 1990 – 2007): raggiunge la profondità di -125mt percorrendo la galleria in profondità (-76) per 250mt. Grotta caratterizzata da passaggi stretti. Temperatura dell’acqua 6°C

Grotta di Vall’Orbe (Svizzera 1993 – 2000): Superato il primo sifone che risulta lungo 180m e profondo 60 con strettoia sul fondo e visibilità di 1m, percorre con J.J. Bolanz una galleria aerea di 350m. Giunti davanti a un nuovo sifone si immergono superando 300m di gallerie allagate. L’esplorazione ferma di nuovo su sifone dopo aver risalito e disceso una immensa sala . Tempo di permanenza oltre il primo sifone 15h. Materiale trasportato per continuare l’esplorazione circa 30kg a testa. Temperatura 9°C.Tempo di permanenza all’interno della grotta 20h

Grava di S. Giovanni (Italia 2004-2005): raggiunge la profondità massima di –138m, continua per altri 95m di lunghezza risalendo fino a –120m. Temperatura dell’acqua 15°C. Visibilità 2m

Sogente du Gouron (Francia 1994 – 2000): Percorsi con J.J.Bolanz oltre 2.500m superando 5 sifoni di cui il primo lungo 500m e profondo 50m. Grotta caratterizzata nei tratti asciutti da diverse arrampicate in libera.  Materiali trasportati circa 25kg a testa. Tempo di percorrenza 9h. Temperatura 8°C

Vrelo Une (Croazia 2007): la prima esplorazione in questa sorgente risale a qualche anno fa ad opera di un francese; la profondità raggiunta fu di –50m. Nell’estate del 2007 Casati raggiunge la profondità di –205m ad una distanza di 290m dall’ingresso. 13’ di progressione e 295’ di immersione totale. Temperatura dell’acqua 9°C. Vrelo Une risulta essere una delle più profonde esplorazioni al mondo. La differenza con le altre sorgenti profonde è la bassa temperatura dell’acqua. Questa immersione è la più profonda al mondo effettuata con un circuito chiuso manuale. Vrelo Une è la sorgente più profonda dei Balcani

Majerovo Vrelo (Croazia 2007): L’esplorazione di questa sorgente ha impegnato diversi gruppi: croato-franco-belga e austro-tedeschi che raggiungono la distanza di 610m ad una profondità di –92m. Nell’estate del 2007 Casati prolunga l’esplorazione fino ad una profondità massima di –104m. Inoltre raggiungendo la profondità di –98m riemerge in aria dalla parte opposta del sifone. Questo sifone è probabilmente il più profondo superato al mondo. Lo sviluppo totale della grotta attualmente è di 942m. Temperatura dell’acqua 7°C. Tempo di immersione 180’. Majerelo Vrelo è il sifone più lungo dei Balcani

Kusa (Croazia 2005 – 2006): In compagnia di Jean Jacques Bolanz supera il primo sifone per 205m di lunghezza ad una profondità massima di –50m (già esplorato). Percorre 200m di galleria asciutta fino a raggiungere il secondo sifone. Si immerge e continua l’esplorazione raggiungendo la profondità di –55m, riemerge in aria dopo 550m di gallerie. La grotta in totale si sviluppa per quasi un chilometro

Messico:  Partecipa nel 1993 ad una spedizione esplorativa – documentaristica nella penisola dello Yucatan. Esplora oltre 3km di gallerie. Il documentario è stato trasmesso decine di volte sulle reti Fininvest

Russia: Partecipa nel 2003 ad una spedizione ricognitiva nella zona degli Urali. Esplora qualche decina di metri di nuove gallerie Temperatura dell’acqua 2°C

Recupera con J.J.Bolanz un camion a rimorchio dalla profondità di -90m nel lago di Garda per poter estrarre il corpo dell’autista. Compie numerose altre ricerche in laghi e sorgenti per recupero di annegati. Partecipa a lavori di scavo subacqueo in un sito archeologico del periodo delle palafitte nel lago di Viverone

Genova (2006): in compagnia di Lorenzo Del Veneziano esplora un nuovo importante relitto nel Mediterraneo: un sommergibile Ubot. La poppa del sommergibile si trova a –122m di profondità e la prua si innalza, quasi verticale, fino a –90m

Mar Rosso (2007) : partecipa alla spedizione “Esploro Yolanda” una cargo affondato sull’omonimo reef nei pressi di Sharm El Sheik. Raggiunge la profondità di –204m esplorando una gran parte del reef rilevando solo pezzi di lamiera e le ancore. Del cargo nessuna traccia. Visibilità a –200m di oltre 50m, temperatura dell’acqua 20°C sul fondo e 27°C a partire dai –50m

Esplora altri relitti a profondità meno impegnative nel mediterraneo

Utilizza apparecchi a riciclo di miscela dal 2002. In questi anni ha accumulato circa 2.000ore di utilizzo nelle varie situazioni incontrate durante le esplorazioni in cavità allagate

Partecipa a diverse trasmissioni televisive sulle reti RAI e Fininvest. Ospite alla trasmissione Super Quark condotta da Piero Angela

Le sue esplorazioni vengono pubblicate da diversi anni sulle riviste di settore, subacqueo e speleologico

E’ invitato ad eventi e serate a tema per illustrare la sua attività [INFO]

Fonte e maggiori info sulle sue esplorazioni: http://www.prometeoricerche.eu/GIGI/esplorazioni.htm