Uno studio unico che unisce speleologia e conservazione
Nei sotterranei del Palazzo Ducale di Mantova, una colonia di circa 2000 pipistrelli della specie Miniopterus schreibersii (miniottero) rappresenta una scoperta eccezionale per la conservazione della biodiversità in Lombardia.
Studiata dal 2012 da speleologi e ricercatori dell’Università Insubria di Varese, questa colonia offre importanti spunti per comprendere e tutelare una specie a rischio di estinzione.
La scoperta della colonia
La presenza dei pipistrelli è stata rilevata durante un sopralluogo condotto per una tesi di laurea specialistica della Dott.ssa Paola Bettoni.
Situati nei sotterranei allagati del complesso museale, questi mammiferi hanno trovato un habitat ideale in un ambiente buio e silenzioso, simile a quello delle grotte naturali.
La colonia, la più numerosa conosciuta in Lombardia, è composta da circa 2000 individui. Si tratta prevalentemente di maschi e femmine non gravide che utilizzano il sito da aprile a inizio giugno per attività che non sono ancora completamente comprese dalla comunità scientifica.
Un ambiente ipogeo unico
I sotterranei del Palazzo Ducale, accessibili unicamente in barca tramite il fossato del Castello di San Giorgio, offrono condizioni ideali per i miniotteri.
L’habitat presenta un microclima caldo e umido, fondamentale per una specie come il miniottero che fatica a trovare ambienti favorevoli al Nord Italia. In Lombardia, sono conosciuti solo due siti di svernamento per questa specie, che ospitano poche decine di individui ciascuno.
Questo contesto, unito alla presenza di altre specie animali, ha fatto guadagnare al complesso del Palazzo Ducale il titolo di “Monumento Vivo” nel 2015, un riconoscimento che celebra la convivenza tra patrimonio storico e biodiversità.
Monitoraggio e conservazione
Il miniottero è classificato come “vulnerabile” nella Lista Rossa dei Vertebrati Italiani, con popolazioni in declino in tutto il suo areale. Per questo motivo, la colonia di Mantova è inserita in un piano di monitoraggio regionale.
L’obiettivo è raccogliere dati sulla composizione e la dinamica della colonia, così da implementare strategie efficaci per la sua tutela.
Il lavoro degli speleologi del Gruppo Speleologico Mantovano e dei ricercatori universitari si è svolto in stretta collaborazione con i dirigenti del Complesso Museale del Palazzo Ducale.
Durante la progettazione dei ponteggi per il restauro post-terremoto del 2012, si è prestata particolare attenzione a lasciare libera la via di accesso al rifugio ipogeo, dimostrando l’importanza di coniugare interventi architettonici e salvaguardia ambientale.
Un patrimonio naturalistico e storico
Oltre ai pipistrelli, i sotterranei e il fossato del Castello di San Giorgio ospitano una varietà di fauna, tra cui rondoni, storni, codirossi spazzacamino, carpe e pesci gatto.
Questo ecosistema rappresenta un esempio di come le strutture storiche possano diventare rifugio per specie selvatiche, valorizzando così il concetto di “monumento vivo”.
Le visite nei sotterranei sono riservate agli studiosi e ai ricercatori, ma il lavoro di conservazione e sensibilizzazione portato avanti dal complesso museale ha reso questa colonia un simbolo dell’importanza di proteggere la biodiversità anche in contesti urbani e storici.
Pipistrelli: Un ruolo fondamentale nell’ecosistema
Per comprendere meglio l’importanza della colonia di Mantova, è utile approfondire il ruolo dei pipistrelli negli ecosistemi.
Come riportato da Scintilena, i pipistrelli sono mammiferi chiave per la regolazione delle popolazioni di insetti.
Un solo pipistrello può catturare migliaia di zanzare in una notte, svolgendo così una funzione ecologica essenziale per il controllo naturale dei parassiti.
I miniotteri, in particolare, sono abili volatori e si nutrono di insetti catturati in volo.
La loro presenza è indice di un ambiente sano, poiché richiedono ecosistemi stabili e non inquinati per prosperare.
Un altro aspetto interessante riguarda le migrazioni.
Alcune specie di pipistrelli compiono spostamenti stagionali di centinaia di chilometri per raggiungere i luoghi di svernamento o riproduzione.
Studi come quelli condotti a Mantova sono cruciali per tracciare questi movimenti e comprendere meglio le esigenze ecologiche delle diverse specie.
Infine, i pipistrelli sono indicatori biologici sensibili ai cambiamenti ambientali.
Il declino delle loro popolazioni è spesso un segnale d’allarme per problemi più ampi, come l’inquinamento o la perdita di habitat.
Proteggere i pipistrelli significa dunque salvaguardare l’intero ecosistema di cui fanno parte.
La colonia di miniotteri nei sotterranei del Palazzo Ducale di Mantova rappresenta un esempio significativo di come sia possibile integrare la conservazione della biodiversità con la tutela del patrimonio storico.
Questo lavoro congiunto tra scienziati, speleologi e istituzioni culturali offre spunti preziosi per la gestione sostenibile degli ambienti ipogei e urbani, contribuendo alla salvaguardia di una specie vulnerabile e promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza degli ecosistemi naturali.
I Chirotteri
I pipistrelli, noti scientificamente come Chirotteri, sono l’unico gruppo di mammiferi capaci di un volo attivo e sostenuto.
Si distinguono per una membrana alare tesa tra le dita delle zampe anteriori e il corpo, che consente loro di volare agilmente. Di seguito alcune informazioni interessanti sui pipistrelli:
Caratteristiche generali
1. Diversità: Esistono oltre 1.400 specie di pipistrelli, rappresentando circa il 20% delle specie di mammiferi.
2. Dimensioni: Variano notevolmente, dai minuscoli pipistrelli bumblebee (Craseonycteris thonglongyai) di 2 grammi, ai grandi pipistrelli della frutta come il volpino volante con un’apertura alare di oltre 1,5 metri.
3. Ecologia:
• I pipistrelli possono essere insettivori, frugivori, nettarivori o ematofagi (come i pipistrelli vampiri).
• Sono essenziali per molti ecosistemi, svolgendo ruoli fondamentali come la dispersione dei semi, l’impollinazione e il controllo delle popolazioni di insetti.
Ecolocazione
Molte specie utilizzano l’ecolocazione, un sistema simile al sonar, per orientarsi e cacciare nel buio. Emettono suoni ad alta frequenza e analizzano gli echi di ritorno per rilevare prede e ostacoli.
Habitat
I pipistrelli vivono in una varietà di ambienti, dalle grotte alle foreste, fino alle aree urbane. Alcune specie formano colonie numerose, mentre altre sono più solitarie.
Importanza ecologica
• Impollinazione: Specie tropicali come i pipistrelli della frutta impollinano piante come il baobab e l’agave.
• Controllo dei parassiti: Gli insettivori contribuiscono a ridurre le popolazioni di insetti dannosi per le colture.
Conservazione
Molti pipistrelli sono minacciati dalla distruzione dell’habitat, dai pesticidi e dalle malattie, come la sindrome del naso bianco che ha decimato diverse popolazioni. Per proteggerli:
• Si promuove la conservazione degli habitat naturali.
• Si installano rifugi artificiali, come bat-box, nelle aree urbane e rurali.
I pipistrelli in Italia
In Italia sono presenti circa 35 specie di pipistrelli, che appartengono alla famiglia dei Vespertilionidi e dei Rinolofidi.
Questi mammiferi volanti si distribuiscono in vari ambienti, dalle grotte montane alle aree urbane, ed occupano un ruolo cruciale negli ecosistemi italiani, come controllo degli insetti e impollinatori.
Ecco un quadro delle specie principali, le loro aree di distribuzione e la diffusione:
Principali specie di pipistrelli in Italia
1. Rinolofidi (a ferro di cavallo)
• Rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum)
• Distribuzione: Presente in tutta Italia, incluse isole.
• Habitat: Grotte, edifici abbandonati, boschi.
• Rinolofo minore (Rhinolophus hipposideros)
• Distribuzione: Diffuso su tutta la penisola, ma più raro nelle isole.
• Habitat: Preferisce le grotte calde.
• Rinolofo euriale (Rhinolophus euryale)
• Distribuzione: Frequente nell’Italia centro-meridionale.
• Habitat: Grotte e foreste mediterranee.
• Rinolofo di Mehely (Rhinolophus mehelyi)
• Distribuzione: Localizzato nel Sud Italia.
• Habitat: Grotte e aree rocciose.
2. Vespertilionidi
• Pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus)
• Distribuzione: Una delle specie più comuni, presente ovunque.
• Habitat: Aree urbane, parchi, foreste.
• Pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii)
• Distribuzione: Diffuso in tutta Italia, specialmente in aree urbane.
• Habitat: Città e aree periurbane.
• Serotino comune (Eptesicus serotinus)
• Distribuzione: Comune in tutta la penisola e nelle isole.
• Habitat: Boschi, aree agricole, edifici.
• Barbastello (Barbastella barbastellus)
• Distribuzione: Zone montuose e collinari.
• Habitat: Foreste mature e grotte.
• Vespertilio di Daubenton (Myotis daubentonii)
• Distribuzione: Diffuso in tutta Italia, soprattutto vicino ai corsi d’acqua.
• Habitat: Fiumi, laghi, grotte.
• Vespertilio maggiore (Myotis myotis)
• Distribuzione: Presente ovunque, più frequente nelle grotte.
• Habitat: Grotte, boschi, edifici.
• Nottilio comune (Nyctalus noctula)
• Distribuzione: Comune su tutta la penisola.
• Habitat: Foreste, città, zone agricole.
Zone di presenza
1. Alpi e Prealpi:
• Specie presenti: Myotis myotis, Barbastella barbastellus, Rhinolophus hipposideros.
• Habitat: Grotte montane, boschi di conifere e faggi.
2. Appennini:
• Specie presenti: Rhinolophus euryale, Myotis myotis, Miniopterus schreibersii.
• Habitat: Foreste miste e grotte.
3. Pianura Padana:
• Specie presenti: Pipistrellus kuhlii, Eptesicus serotinus, Nyctalus noctula.
• Habitat: Zone agricole, corsi d’acqua, aree urbane.
4. Coste e aree mediterranee:
• Specie presenti: Rhinolophus euryale, Hypsugo savii, Tadarida teniotis.
• Habitat: Foreste mediterranee, grotte costiere.
5. Isole (Sardegna e Sicilia):
• Specie caratteristiche: Rhinolophus ferrumequinum, Rhinolophus euryale, Pipistrellus kuhlii.
• Habitat: Grotte calde, macchia mediterranea.
Diffusione e conservazione
• Alcune specie, come il Pipistrellus kuhlii, sono in espansione grazie alla loro capacità di adattarsi agli ambienti urbani.
• Altre, come il Barbastella barbastellus e il Rhinolophus mehelyi, sono in declino a causa della perdita di habitat e dei pesticidi.
• Specie protette: Tutti i pipistrelli in Italia sono protetti dalla legge, in particolare dalla Direttiva Habitat (92/43/CEE).
I pipistrelli e le grotte
I pipistrelli e le grotte hanno una relazione profonda e affascinante, poiché molte specie di pipistrelli scelgono le grotte come rifugio principale per dormire, riprodursi e proteggersi dai predatori. Ecco alcune informazioni utili:
Perché i pipistrelli scelgono le grotte
1. Ambiente stabile: Le grotte offrono un ambiente con temperatura e umidità costanti, ideale per il letargo (ibernazione) durante i mesi freddi o secchi.
2. Sicurezza dai predatori: La loro oscurità e difficoltà di accesso forniscono una protezione naturale contro predatori come uccelli rapaci.
3. Spazio per colonie: Le grotte possono ospitare migliaia, a volte milioni, di pipistrelli in un’unica colonia.
Ruoli delle grotte nella vita dei pipistrelli
1. Letargo: Durante l’inverno, i pipistrelli delle zone temperate utilizzano le grotte per ibernare, abbassando il metabolismo e riducendo il consumo di energia.
2. Rifugi diurno: Sono luoghi di riposo durante il giorno per le specie notturne.
3. Riproduzione: Le grotte vengono utilizzate come luoghi per partorire e crescere i piccoli in colonie materne.
Adattamenti per vivere nelle grotte
• I pipistrelli hanno un’ottima capacità di navigazione nel buio grazie all’ecolocazione.
• Le loro zampe e artigli permettono di agganciarsi al soffitto delle grotte per riposare capovolti, riducendo lo spazio necessario e permettendo a molteplici individui di convivere.
Grotte famose per i pipistrelli
1. Carlsbad Caverns (USA): Casa di milioni di pipistrelli messicani dalla coda libera (Tadarida brasiliensis), noti per i loro spettacolari voli serali.
2. Gomantong Cave (Malesia): Ospita enormi colonie di pipistrelli frugivori e insettivori.
3. Grotta di Frasassi (Italia): Un importante habitat per diverse specie di pipistrelli in Italia.
Benefici per l’ecosistema delle grotte
• Guano: Gli escrementi dei pipistrelli (guano) arricchiscono il suolo delle grotte, sostenendo una comunità di organismi specializzati, come insetti e batteri.
• Ciclo dei nutrienti: Attraverso i pipistrelli, le grotte diventano un crocevia ecologico, collegando ecosistemi sotterranei e superficiali.
Minacce ai pipistrelli nelle grotte
1. Disturbo umano: Attività come il turismo non regolamentato, l’esplorazione delle grotte e la raccolta di guano possono disturbare i pipistrelli, soprattutto durante il letargo.
2. Sindrome del naso bianco: Una malattia fungina che colpisce i pipistrelli delle grotte, causando mortalità di massa.
3. Cambiamenti climatici: Temperature variabili possono alterare l’equilibrio delle grotte, rendendole meno adatte.
Conservazione
• Protezione delle grotte utilizzate dai pipistrelli tramite la regolamentazione dell’accesso.
• Installazione di barriere che permettano il passaggio dei pipistrelli ma blocchino i disturbi umani.
• Monitoraggio delle popolazioni e ricerca per comprendere meglio le loro esigenze ecologiche.