Notizia di Michele Tommasi
Fonte: Il Giornale di Vicenza di Venerdì 30 maggio 2008

LA SCOPERTA

Il GEO CAI ha deciso d’intitolare alle penne nere la cavità del Grappa da poco esplorata dai suoi esperti . Sotto la Nave si apre l’abisso “Degli alpini”.Da una fenditura usciva una forte corrente d’aria. Sotto, un profondo baratro verticale e un salone, dedicato al gen. Ettore Viola. Nei pressi di località “Ca’ Tassòn”, a quota 1715 metri sul livello del mare, in Comune di Seren del Grappa

All’inizio di maggio gli speleologi del GEO CAI di Bassano del Grappa hanno scoperto una nuova importante grotta naturale sulla storica “Nave del Grappa”, nei pressi della località “Ca’ Tassòn”, a quota 1715 metri sul livello del mare, in Comune di Seren del Grappa. Gli esploratori bassanesi hanno individuato sotto la cresta della sacra “Nave” un piccolo avvallamento del terreno sul fondo del quale da una fessura della roccia, fuoriusciva una forte corrente d’aria. La nuova grotta non è lontana dall’ingresso del grandioso Abisso Spaurasso, in fase di esplorazione sempre da parte del GEO CAI Bassano e che attualmente ha uno sviluppo di quasi 4 chilometri e una profondità di 600 metri. La nuova grotta, spostata manualmente una piccola frana che ostruiva la frattura della roccia in superficie, gli speleologi del Club Alpino Italiano si sono ritrovati di fronte all’imbocco di un profondo baratro verticale. Disceso l’ampio pozzo, gli esperti del GEO CAI hanno dapprima esplorato una ramificazione laterale e successivamente si sono concentrati sulla via principale della grotta appena scoperta. Da un ampio salone che hanno battezzato “Salone Viola” (in onore del generale Ettore Viola che nella Grande guerra (quando era capitano) combatté con i suoi soldati proprio nei pressi del luogo in cui è stata scoperta la grotta), sono scesi ulteriormente in profondità attraverso un ampio meandro ed una serie di salti verticali. «Nel nostro gruppo – spiega il presidente del sodalizio Stefano Fietta – la stragrande maggioranza dei nostri soci sono anche Alpini ed è soprattutto per questo che, in occasione del novantesimo anniversario della fine della Grande guerra e dell’Adunata Nazionale Ana svoltasi con successo a Bassano le scorse settimane, il consiglio direttivo del Gruppo Speleologico GEO CAI ha deciso di dedicare questa nuova grotta agli alpini».

Spaurasso: 600 metri sotto, per 4 chilometri

Lo sguardo, dal Sacrario, spazia lontano, dall’Asolone al Pertica, sovrastato dalle bianche nubi di primavera, poi corre veloce per la lunga e sinuosa dorsale dei “Salaroli”, fin’oltre l’estremo lembo nord orientale di monte Tomatico. Queste cime furono teatro di epiche battaglie durante la guerra 1915-1918, triste scenario di inenarrabili sacrifici umani, “terre alte” intrise di sangue, versato da italiani ed austro-ungarici. Il Massiccio assume nel nostro Paese e non solo, un’importanza primaria sotto il profilo storico. Nei cuori delle genti venete, in particolare, è ancora vivo il ricordo di tutti i Caduti immolatisi su questa montagna. Oggi, a tanti anni da quei tristi momenti di guerra, il Massiccio sta attirando su di sè l’attenzione anche per il suo sorprendente patrimonio naturalistico, rurale, geologico e speleologico. Questi aspetti del Grappa, sono dei veri e propri tesori che ogni buon cittadino dovrebbe custodire gelosamente per preservarne l’integrità. È in quest’ottica di valorizzazione delle peculiarità naturalistiche e geologiche del Grappa che il Gruppo Speleologico Geo del Cai Bassano, attua da più di vent’anni un attento lavoro di ricerca e studio delle grotte naturali e artificiali presenti sul Massiccio. Queste attività sono ufficialmente riconosciute e tutelate dall’apposita legge regionale 54 del maggio 1980 “Interventi per lo sviluppo e la salvaguardia delle aree carsiche e delle grotte del Veneto” e sono patrocinate dalla Federazione speleologica veneta, della quale il Geo Cai è uno dei gruppi più rappresentativi. Nel corso di quattro lustri di attività di ricerca sul Grappa i soci del gruppo hanno scoperto, esplorato e rilevato topograficamente più di 250 nuove cavità naturali di cui ben nove superano i cento metri di profondità. Da segnalare tra queste in particolare l’Abisso Gulliver (profondità -450 metri) , l’Abisso Spaurasso (profondo ben 600 metri) e l’Abisso di Val Vecchia (profondità 300 metri) e i più recenti Abisso Ardito Desio, Abisso Lasvegas e Abisso Graziano. L’esplorazione di questi giganti sotterranei impegnerà gli speleologi del CAI ancora per vari anni. L’Abisso Spaurasso è la grotta conosciuta più estesa (sono stati fino ad oggi esplorati ambienti per uno sviluppo totale approssimato di oltre 4 chilometri – profondità 600 metri) del Massiccio del Grappa.

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