Ormai tutti sappiamo che ci sono grotte su altri pianeti, e che l’esplorazione planetaria potrebbe riportarci ad essere uomini delle caverne, collaborando con robot e tecnologie per esplorarle.

Ma anni fa, a dire il vero nel lontano 1938 Nathaniel Kleithman, professore di fisiologia all’ università di Chicago, e molto prima di Siffre e Montalbini, decise di spendere col suo assistente un mese in grotta per fare ricerca sui ritmi circadiani, riconoscendo il potenziale delle grotte per la ricerca umana. Ricerche che poi furono ripetute anche in sottomarini.

Purtroppo non tutti gli studi umani in grotta sono stati condotti in modo scientifico, e quando lo sono stati, spesso le pubblicazioni sono state scarse, in varie lingue, spesso pubblicati in riviste non specializzate, e raramente disponibili in pubblicazioni scientifiche.

Negli ultimi anni noi di ESA CAVES abbiamo ricevuto richieste da scienziati di varie agenzie spaziali interessati a condurre ricerche con noi. Così ci siamo imbarcati in una nuova avventura, e abbiamo tentato di compilare una sbibliografia seria, che potesse essere un riferimento per chiunque volesse condurre ricerche di fisiologia, scienze cognitive o neuroscienze in grotta.
Questo articolo, disponibile ora pubblicamente, è uno della serie.
https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fnhum.2018.00407/full

Mi sarebbe piaciuto presentarlo a Casola, purtroppo non riuscirò ad esserci, ma spero che questo articolo porti in luce come la speleologia possa essere uno strumento di studi e conoscenze anche nel mondo della ricerca umana. Tale ricerca avrebbe risvolti risvolti utili anche per gli speleologi, informando organizzazioni come il soccorso su aspetti importanti delle permanenze in ambiente sotterraneo.

Nell’articolo suggeriamo anche che tipo di strumenti portatili ma affidabili si possono usare per fare misurazioni rilevanti e diamo qualche dritta su come gestire strumenti e misurazioni a chi non sia pratico dell’ ambiente ipogeo, e anche quali tipi di organizzazioni potrebbero essere partner nella ricerca.

Nei prossimi mesi dovrebbe uscire un altro articolo, orientato alla fisiologia.

L’articolo, disponibile in toto, in inglese, si trova a questo link:

Expedition Cognition: A Review and Prospective of Subterranean Neuroscience With Spaceflight Applications
https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fnhum.2018.00407/full

Buone esplorazioni!

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