Dopo il soccorso dell’altro giorno, Renato Dalle Mule ci informa di questa nuova tragedia evitata…

TRIO DI ASPIRANTI SPELEO SALVATI IN NUOVA ZELANDA
Lo Harwoods Hole, un pozzo profondo 170m e largo una cinquantina, e’ situato nelle Takaka Hills, all’estremita’ settentrionale dell’isola meridionale della Nuova Zelanda e da’ accesso ad uno dei principali sistemi sotterranei del paese, lo Starlight Cave System.
Questa settimana e’ decisamente alla ribalta delle cronache del soccorso speleo, dato che a pochi giorni dal recupero di uno speleo locale infortunatosi in una caduta e’ toccato a tre turisti “speleo-fai-da-te” essere a loro volta recuperati, ma questa volta nientemeno che dalle pareti del pozzone.
Infatti un 22eene inglese, un coetaneo gallese ed un’americano sono stati salvati grazie ad un quarto componente del gruppo, un’americana, che era ancora in superficie e che, avendo visto il gruppo in difficolta’, ha dato l’allarme dopo una camminata di 40 minuti, facendo convergere ben 50 soccorritori sulla scena.
I quattro – T.H., B.J., L.D. e T.B. – si trovano in Nuova Zelanda in ferie e, dopo essersi documentati sul pozzo, hanno deciso di tentarne la discesa, forti della loro esperienza alpinistica. Che pero’ li ha traditi, dato che la calza della corda che usavano si e’ rotta e non ha lasciato agli apprendisti speleo altra scelta che di restare abbarbicati per oltre sette ore su cengette poste lungo le pareti del pozzacchione. Fino a che sono stati appunto tratti in salvo dai soccorsi, dopo oltre 13 ore di lavoro
Lapidario ed impietoso il commento di Hugh Flower, coordinatore del soccorso per il Distretto di Nelson: “Inesperti, male equipaggiati ed impreparati. Ho saputo che sono esperti scalatori, ma cio’ non equivale ad essere esperti speleologi. La loro attrezzatura era adatta per arrampicare e non per andare in grotta”.
LINKS:
The ICWALES
The New Zealand Herald

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