Da quest’anno il Complesso Archeologico del Pozzo della Cava è stato incluso nella Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua dell’Unesco.

Dopo il Pozzo di San Patrizio, entrato lo scorso anno assieme al sistema dei cunicoli etruschi della rupe, anche i sotterranei del quartiere medievale sono a pieno titolo all’interno dell’iniziativa-faro dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.

La Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (Global Network of Water Museums – WAMU-NET) è una delle “iniziative faro” del Programma Idrologico Intergovernativo (IHP) dell’UNESCO, nonché l’unica gestita dall’Italia; il suo scopo è quello di promuovere il valore dei patrimoni dell’acqua ereditati, sia culturali che naturali, nell’ambito dell’Agenda 2030.

È una rete in costante crescita, che oggi comprende quasi 80 musei e istituzioni di 30 diversi paesi sparsi su 4 continenti.In Italia i membri sono 18 ed Orvieto è una delle poche città al mondo a poter vantare due siti annoverati nel prestigioso elenco.

Il pozzo della Cava

Questo suggestivo pozzo di origine etrusca si trova in Via della Cava, in una delle zone più interessanti e antiche della città di Orvieto. La zona e la via sono cosi chiamate poichè in passato l’area ospitava una cava di materiali utilizzati per costruire. Il pozzo, rinvenuto nel 1984, fu interamente scavato a mano nel tufo litoide che costituisce la rupe orvietana. Esso ha una profondità di 36 metri, gli ultimi dei quali occupati dall’acqua sorgiva.

La struttura è costituita da due parti accorpate: la prima, più grande, ha una sezione circolare con un diametro medio di 3 metri e 40 centimetri; la seconda, più piccola, ha invece una sezione rettangolare di lati 60×80 centimetri e presenta le tipiche “pedarole” etrusche, ossia delle tacche incise sulle pareti laterali per consentire la discesa e la risalita.

Nove Grotte e Ventisette secoli di storia

La struttura presenta diverse cavità e locali, in uno di questi si possono tutt’oggi vedere resti di un forno di cottura di un laboratorio di ceramica medievale; sempre di origine medievale è una cavità scavata nel tufo utilizzata come cantina. Del periodo etrusco sono invece altre cavità e ritrovamenti della struttura quali tombe, cunicoli per l’acqua ed una grande cisterna. Per tutto l’anno il pozzo è visitabile in tutta sicurezza e, durante il periodo natalizio, è ormai consueto teatro di rappresentazioni religiose a tema, tradizionale evento conosciuto come “Il Presepe nel Pozzo“: originale rappresentazione artistica a tema della natività.

Fonte: https://orvietosi.it/2023/03/il-complesso-archeologico-del-pozzo-della-cava-entra-nella-rete-mondiale-dei-musei-dellacqua-dellunesco/