Una nuova edizione aggiornata per approfondire la conoscenza del patrimonio rupestre delle Serre Salentine

A quasi dieci anni di distanza dalla prima edizione, torna in libreria “Paesaggio di Pietra. Archeologia del rupestre nelle Serre Salentine (IRAW, 17)”, il libro di Stefano Calò dedicato all’archeologia del rupestre del Salento. La nuova edizione, pubblicata da Arbor Sapientiae Editore – Roma e inserita nella collana IRAW – Italian Research on Ancient World, è frutto del lavoro di ricerca svolto da VivArch APS Gruppo Speleologico Leccese ‘Ndronico Dante Sacco.

Il libro, che si pone come punto di riferimento per l’archeologia rupestre non solo delle Serre Salentine, ma per tutta la Puglia e per l’Italia meridionale, presenta una versione nuova e aggiornata rispetto alla prima edizione. Grazie ad una complessa attività di ricerca sul territorio, l’autore è riuscito a delineare un quadro variegato delle diverse tipologie di ipogei presenti nelle Serre Salentine, non sempre riconducibili ad un insediamento.

In particolare, Calò si è concentrato sullo studio delle strutture a carattere religioso, mettendo in luce le dinamiche insediative di epoca medievale e distinguendo in modo netto le tradizioni storiografiche superate dalla reale funzione di queste strutture nell’ambito delle dinamiche di popolamento del territorio. Inoltre, l’autore ha approfondito l’analisi delle attività produttive, restituendo numerosi elementi di novità fino ad oggi quasi del tutto inediti.

Il libro, in formato 4°, è composto da 282 pagine con immagini, grafici e tabelle in bianco e nero e a colori. Il prezzo di copertina è di 35,00 euro.

Grazie alla sua rigorosa metodologia di ricerca e alla sua capacità di analisi, “Paesaggio di Pietra” si conferma come un’opera fondamentale per la conoscenza e la tutela del patrimonio archeologico rupestre del Salento e dell’Italia meridionale. Un’opera che, grazie alla nuova edizione aggiornata, si rivolge non solo agli studiosi del settore, ma anche a tutti coloro che sono interessati a scoprire e valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *