Uno Studio dell’Università di Bristol evidenzia una significativa diminuzione dell’attività di sei specie di pipistrelli presso i siti di pannelli solari, sollevando questioni riguardo all’impatto sulla biodiversità.

Un recente studio condotto dall’Università di Bristol ha rivelato un significativo calo nell’attività di sei diverse specie di pipistrelli presso i siti di pannelli solari.

Pubblicati oggi su Journal of Applied Ecology, i risultati di questa ricerca potrebbero avere implicazioni rilevanti sulle normative e le politiche di pianificazione, consentendo di sfruttare i vantaggi dell’energia solare senza compromettere la fauna selvatica.

Le tecnologie rinnovabili svolgono un ruolo fondamentale nel soddisfare la domanda di energia in modo sostenibile, considerando l’importanza di ridurre l’uso dei combustibili fossili e le relative emissioni di anidride carbonica, un driver chiave dei cambiamenti climatici.

L’energia rinnovabile sta crescendo rapidamente a livello globale, con l’energia fotovoltaica solare che rappresenta circa il 30% dell’energia rinnovabile globale e che è aumentata del 25% nel 2021.

L’autrice principale, Lizy Tinsley della School of Biological Sciences dell’Università di Bristol, ha sottolineato l’importanza di affrontare gli impatti negativi delle energie rinnovabili sulla biodiversità, evidenziando la necessità di soluzioni che siano vantaggiose sia per i fornitori di energia che per la fauna selvatica.

L’esperimento è stato condotto attraverso l’installazione di apparecchiature di monitoraggio statico dei pipistrelli in un campo con pannelli solari e in un campo abbinato senza pannelli solari (sito di controllo).

Sono stati scelti campi di dimensioni simili, con usi del suolo equivalenti e con le stesse caratteristiche di confine (come siepi, recinzioni e corsi d’acqua), con un rilevatore di pipistrelli posizionato al centro e al bordo di entrambi i campi, per un totale di quattro posizioni di registrazione ripetute su 19 siti diversi.

I confini dei campi sono stati selezionati poiché costituiscono importanti punti di navigazione per i pipistrelli.

I risultati dell’analisi delle diverse chiamate di ecolocazione nei punti di registrazione hanno rivelato una significativa riduzione dell’attività delle specie di pipistrelli presso i siti di pannelli solari, rispetto ai siti di controllo abbinati.

Lizy Tinsley ha sottolineato l’importanza di includere le valutazioni dell’impatto ambientale nelle fasi di sviluppo dei progetti di pannelli solari, allo stesso modo in cui è stato fatto per i parchi eolici, ad esempio tramite l’adozione di misure di mitigazione come la modifica della velocità delle pale dei mulini a vento o l’uso di dispositivi acustici per ridurre la mortalità dei pipistrelli.

Ulteriori ricerche saranno necessarie per comprendere meglio il comportamento dei pipistrelli nei siti di pannelli solari e le ragioni alla base della significativa diminuzione di alcune specie in tali ambienti.

Sono ipotizzate cause come la perdita di habitat adatto e la disponibilità ridotta di prede insettivore, oltre al rischio di collisioni con i pannelli solari.

Il co-autore Professor Gareth Jones ha sottolineato l’importanza di ulteriori studi per valutare la ricchezza e l’abbondanza delle specie di invertebrati tra i siti abbinati.

In definitiva, lo studio fornisce ulteriori spunti per affrontare la complessa interazione tra energia rinnovabile e biodiversità, auspicando che le future strategie di mitigazione consentano un equilibrio tra la produzione di energia pulita e la tutela della fauna selvatica.

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