Il Gruppo Speleologico Lunense esplora una nuova cavità di 67 metri di profondità nella provincia di Spezia

Il Monte Rocchetta, sopra Lerici, rivela un nuovo segreto sotterraneo al Gruppo Speleologico Lunense.

Ciò che inizia come un semplice giro tra le bellezze naturali della zona si trasforma in una interessante scoperta: una grotta nascosta che si estende fino a una profondità di 67 metri. Ecco di seguito il racconto della scoperta e dell’esplorazione di Marina Abisso

Nuove profondità del Monte Rocchetta, sopra Lerici

LA GROTTA DELLA SALSAPARIGLIA DI M. È LA NEW ENTRY LIGURE 

Il Gruppo Speleologico Lunense apre un nuovo – 67 m in provincia di Spezia

Tutto inizia una domenica pomeriggio, con Daniele – “Sigi” – che scrive “Potremo andare a fare un giro intorno a Redarca per cambiare un po’!”.

La strada militare che sale sul Monte Rocchetta doveva, a fine 800, servire il forte d’altura e la batteria mai nata sulle Pianazze, sul Monte Branzi e sul Monte Vallestrieri.

Per l’epoca, una grande opera di ingegneria, con minime pendenze, a schiena d’asino, canalette in pietra, ponti, pozzetti di raccolta e scolo delle acque, protezioni, paracarri, indicazioni chilometriche e pilastrini demaniali.

La zona è bellissima, tra lecci, pini d’Aleppo, mirto: macchia mediterranea e… salsapariglia, la Smilax aspera, “scianca braghe” in ligure, per confermare la morfologia della pianta, e la sua pessima abitudine di aggredire chi si avventura tra i suoi cespugli spinosi. 

Un giro più freddoloso che frettoloso, quello di Daniele, Stefano – “Rattone” – e Gianluca, ma poi la sorpresa: un bel buco che aspira. Si butta un sasso e…profondità 17 metri, misurati prima con i secondi di caduta, poi con sagola.

L’ingresso della grotta con il pozzo di 17 metri

Una chiamata a raccolta via WhatsApp ed accorrono gli altri Lunensi: piano piano la luce si fa strada nel buio antico, tra i sassi smossi. La grotta promette.

In breve, si scendono un paio di pozzi e scivoli, per un totale di quasi 50 metri di profondità. 

Un ferro di zappa, chissà da quanto tempo lì, e un bel po’ di ossa, apparentemente recenti.

Siamo, in linea d’aria, a 250 metri dalla Redarca, ma lo sviluppo negativo pare escludere ogni collegamento tra le due grotte. 

Le volte successive si torna con altra corda e strumenti adeguati e si scende di ulteriori 20 metri.

Si alternano zone di crollo, in equilibrio improbabile, a zone fossili, dove i cristalli di calcare sfoggiano con disinvoltura architetture notevoli, per lo più avvolte dalla ben nota guaina marrone.

Domenica 11 febbraio, 3 settimane dopo la scoperta, il rilievo conferma il dislivello negativo: – 67, camini quasi paralleli, due risalite ancora da esplorare, il tutto in un calcare bello e coperto da fango avvolgente.

Non manca una sala concrezionata, bloccata in fondo da frana: la osservo senza riuscire a distogliere lo sguardo: è proprio bella.

La grotta è calda, intorno ai 14°: la risalita completa il trattamento estetico, stratificando il fango da viso a corpo, mediante massaggio specifico a braccia, addome, gambe e glutei, grazie alle strettoie di collegamento, tipicamente liguri.

Stilla acqua ovunque, entriamo puliti e usciamo marroni. 

Lasciamo l’abbraccio del fango per tornare all’ordinario buio della sera.

Fuori ci aspettano i colori di Lerici sul mare, ammalianti come il canto di una sirena.

 

Marina Abisso

Gruppo Speleologico Lunense

Un pensiero su “Scoperta una nuova grotta nelle profondità del Monte Rocchetta sopra Lerici”
  1. Bellissima esperienza, vorrei tornare indietro per poterlo fare anch’io . complimenti al gruppo, auguri per le prossime scoperte. Uno dei Protei di Milano

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