Le ricerche speleosubacquee rivelano un adattamento straordinario a habitat bui e sottomarini.

Esplorando le grotte sottomarine, gli speleosub hanno fatto una scoperta sorprendente: una nuova specie di murena che sembra adattarsi al suo habitat unico perdendo la vista, un occhio alla volta.

Alcuni esemplari di Uropterygius cyamommatus hanno un occhio sinistro coperto dalla pelle, mentre altri conservano gli occhi su entrambi i lati della testa.

I ricercatori hanno utilizzato esche per attirare le murene in superficie nelle grotte interne che si collegano all’oceano sull’Isola di Natale dell’Australia e sull’Isola di Panglao nelle Filippine.

Questi pesci rappresentano la prima specie conosciuta di murena ad abitare queste grotte anchialine.

Due dei quattro esemplari raccolti dai ricercatori non avevano un occhio sinistro visibile, secondo quanto riportato nel Raffles Bulletin of Zoology.

Molte delle quasi 300 specie di pesci che vivono nelle grotte hanno completamente perso la vista, ma la natura ciclopica di U. cyamommatus è insolita: sembra che gli scienziati abbiano colto un momento dell’evoluzione e dell’adattamento in corso.

Centinaia di migliaia di anni fa, prima di ritirarsi nelle profondità oscure delle grotte, i predecessori di queste murene potevano aver avuto bisogno degli occhi per cacciare e rilevare i predatori.

Ma ora, in assenza di luce, gli occhi sono diventati superflui e troppo costosi in termini biologici, da mantenere per il corpo.

Invece, le murene probabilmente si affidano al loro senso dell’olfatto per individuare le prede che passano nel loro ambiente turbolento, battuto dalle onde.

Fonte: https://www.science.org/content/article/cave-dwelling-eel-going-blind-losing-one-eye-time

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