La campagna di scavi 2025 rivela nuovi reperti e conferma l’unicità del sito protostorico nel Geoparco del Cilento
La campagna di scavi 2025: un bilancio preliminare
Nella foto di copertina, gli archeologi Felice Larocca e Roberto Nini al Tourisma2025.
Si è conclusa il 12 febbraio 2025 la campagna di ricerche archeologiche nelle Grotte di Pertosa-Auletta, situate nel Geoparco Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in provincia di Salerno.
Le indagini, avviate nella seconda metà di gennaio, si sono concentrate nell’Antegrotta, un’area interna alla grotta dove è stato allestito un cantiere di scavo lungo l’alveo del fiume sotterraneo.
Gli archeologi hanno portato alla luce una struttura di culto risalente all’età ellenistica, databile tra il IV e il I secolo a.C., insieme a numerosi reperti che saranno oggetto di studi specialistici nei prossimi mesi.
Una struttura di culto lungo il fiume sotterraneo
I primi risultati delle ricerche hanno evidenziato la presenza di un’area sacra lungo il corso d’acqua interno alla grotta.
La struttura di culto ellenistica rappresenta una scoperta significativa, che aggiunge un tassello importante alla comprensione delle pratiche religiose antiche in contesti ipogei.
I reperti rinvenuti, tra cui oggetti votivi e frammenti ceramici, saranno analizzati in dettaglio per ricostruire le attività rituali svolte in questo luogo.
Parallelamente, sono proseguite le indagini sulla palafitta protostorica, un sito unico in Europa per il suo contesto ipogeo, con l’individuazione di nuove estensioni della struttura e il prelievo di campioni di legno per analisi di laboratorio.
Collaborazioni istituzionali e progetti futuri
Le ricerche sono state condotte dalla Fondazione MIdA, in regime di concessione ministeriale e in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino.
Al progetto hanno partecipato anche il Centro di ricerca speleo-archeologica “Enzo dei Medici” e l’Istituto Centrale per l’Archeologia (ICA).
Quest’ultimo ha stipulato un accordo di collaborazione scientifica con la Fondazione MIdA per definire standard operativi applicabili alle ricerche archeo-speleologiche, con l’obiettivo di sviluppare un progetto pilota che possa servire da modello per future indagini in contesti simili.
Hanno contribuito al progetto anche la Società Iren S.p.a. e i comuni di Pertosa e Auletta.
Prospettive per il 2026
La ripresa delle indagini è prevista per l’inizio del 2026, durante il periodo di fermo biologico del sistema sotterraneo, quando le visite turistiche vengono sospese per consentire il ripristino delle condizioni ambientali della grotta.
Questo intervallo temporale rappresenta un’opportunità per approfondire le ricerche senza interferire con il flusso turistico, garantendo al contempo la tutela del sito.
Il convegno a #Tourisma 2025
In occasione di #Tourisma 2025, il Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale in programma a Firenze dal 21 al 23 febbraio, la Fondazione MIdA ha organizzato un convegno dedicato alle scoperte archeologiche nelle Grotte di Pertosa-Auletta.
L’evento, intitolato “Lungo le acque oscure. Archeologia delle Grotte di Pertosa-Auletta”, si terrà il 22 febbraio e vedrà la partecipazione di esperti del settore, tra cui Irma Della Giovampaola, direttore dell’ICA, Maria Rosaria Carfagna, presidente della Fondazione MIdA, e Felice Larocca, direttore del Centro di ricerca speleo-archeologica “Enzo dei Medici”.
Il convegno rappresenterà un’occasione per divulgare i risultati delle ricerche e sottolineare l’importanza archeologica del sito.
Conclusioni
Le Grotte di Pertosa-Auletta continuano a rivelare il loro potenziale come archivio storico e culturale di grande valore.
Le recenti scoperte, insieme alle collaborazioni istituzionali e ai progetti futuri, confermano l’importanza di preservare e studiare questo straordinario contesto ipogeo, che offre una finestra unica sulla storia antica del Mediterraneo.