Nei giorni scorsi uno sversamento di idrocarburi sul Massiccio di Campo dei Fiori, a Varese, ha causato l’inquinamento di numerose sorgenti che possono approvvigionare fino a 50.000 abitanti. Gli speleologi CAI Varese stanno compiendo sopralluoghi, analisi e campionamenti per dare preziose indicazioni al Parco Regionale del Campo dei Fiori e alle autorità preposte.

Nei giorni scorsi si è verificato uno sversamento di olio da riscaldamento presso la postazione militare in corrispondenza della la vetta del Tre Croci, una delle propagini orientali del Massiccio del Campo dei Fiori, a Varese.

Parte dell’idrocarburo è fluito nel bosco e parte si è presumibilmente infiltrato sotto la cisterna. Quasi contemporaneamente, due sorgenti captate, situate alla base del massiccio e distanti circa 3.5 km, sono state interessate da inquinamento da idrocarburi; la potabilità è stata temporaneamente compromessa per fonti che possono approvvigionare fino a 50.000 abitanti.

Come già accertato anche grazie ad una serie di test eseguiti con traccianti, le sorgenti contaminate sono i recapiti del sistema carsico del Campo dei Fiori, un grande reticolo sotterraneo di gallerie e vuoti in parte conosciuti, costituito da circa 300 grotte esplorate.L ‘ipotesi dunque che lo sversamento a monte e inquinamento delle sorgenti siano intimamente connessi é più che verosimile, per giunta anche in passato nella zona si sono verificati casi di inquinamento da idrocarburi delle sorgenti situate in prossimità di aree abitate.

Nei casi precedenti, però, il fenomeno aveva interessato solo la Sorgente di Luvinate, mentre adesso la contaminazione riguarda entrambe le sorgenti, ed è precedente alla piena del 7 giugno 2020.
Questo particolare è rilevante, poichè in precedenza i fenomeni si erano verificati solo dopo intense precipitazioni.
E’ quindi del tutto ragionevole pensare che gli idrocarburi arrivino dall’area carsica e non siano stati rilasciato localmente.
Allo stato attuale sono in corso accertamenti: Non tutte le informazioni sono disponibili in quanto riservate, poiché ci sono implicazioni legali e procedimenti tecnici ed amministrativi in corso.

Un aspetto non marginale di questa contaminazione riguarda anche altre criticità ambientali. Oltre alla potabilità delle acque, è a rischio anche l’habitat “Grotte non turistiche” per le varie specie di chirotteri indicate nella direttiva Habitat e presenti nelle grotte del massiccio. Il versante meridionale del Campo dei fiori è infatti un SIC, denominato “Grotte del versante meridionale del Campo dei fiori”, a riconoscimento dell’importanza che viene attribuita al sistema carsico.

Il Parco Regionale del Campo dei Fiori ha quindi chiesto al Gruppo Speleologico CAI Varese di raccogliere informazioni sul sottosuolo. La Federazione Regionale Lombarda, tramite il presidente Andrea Ferrario, si è prontamente attivata ed ha garantito il proprio supporto se necessario, sia per l’attività speleologica in senso stretto, sia per le valutazioni sull’ambiente sotterraneo.

Sono attualmente in corso verifiche nelle grotte situate lungo l’ipotetico percorso seguito dalla contaminazione, con alcune difficoltà:
– il sistema del Campo dei fiori è strutturato a pettine, con tanti rami paralleli, di cui solo pochi conosciuti speleologicamente: va quindi verificato quello giusto e non è detto che sia noto.
– lo sversamento ha avuto luogo nelle dolomie, ovvero nella parte stratigraficamente inferiore del complesso idrogeologico carsificato. Poche grotte raggiungono questo livello, generalmente in profondità, come la grotta Schiaparelli-Viacolvento, e la grotta Fondo Marelli, dove la circolazione idrica avviene prevalentemente in rete di fratture e non in dreni carsici.
– A causa dell’ emergenza COVID vigono restrizioni per l’attività speleologica, per cui quella relativamente poco intensa non sembra essere un problema, mente quella profonda alla Grotta “Fondo Marelli” è in corso di valutazione: va verificato se vale la pena di raggiungere il fondo predisponendo nuove corde e fare un’attività potenzialmente rischiosa, quando il Soccorso invita caldamente ad evitare di correre rischi.

Allo stato attuale sono state verificate e campionate:
Grotta sopra Fontana Marella, con forte odore di idrocarburi ma senza contaminazione delle acque.
Grotta Viacolvento, Ramo Acqua cheta
Grotta “Nuovi Orizzonti”

Sono in fase di verifica:
Grotta Marelli
Grotta di Cima Paradiso
Una decina di ingressi bassi del sistema.

Fonte:
Alessandro Uggeri, Gruppo Speleologico CAI Varese, auore di numerosi studi e indagini geologiche e idrologiche del Massiccio “Campo dei Fiori”

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