Il Centro Speleologico dell’Alto Salento scopre segni incisi nelle profondità sotterranee

Nel cuore delle meraviglie nascoste della Murgia sud-orientale, l’Associazione Speleologica del Centro Speleologico dell’Alto Salento si impegna senza sosta nella divulgazione del “mondo sotterraneo”.

Attraverso anni di ricerche e attività sul campo, l’associazione ha esplorato un’ampia area della murgia sud-orientale e dell’Alto Salento, dedicandosi all’indagine e alla mappatura topografica delle grotte orizzontali o sub-orizzontali, che potrebbero celare antiche tracce dell’umanità o opere scavate dall’uomo per scopi culturali, agricoli o idraulici.

Un recente ritrovamento all’interno di una grotta naturale della murgia sud-orientale ha acceso nuovi riflettori sul lavoro instancabile dell’associazione.

Una parete graffita, situata a una profondità di circa 30 metri dall’ingresso, è emersa come testimonianza tangibile di un passato lontano.

Tuttavia, come purtroppo accaduto in altri siti sotterranei segnalati in precedenza, la protezione e la tutela di queste meraviglie sotterranee è stata costantemente trascurata.

La mancanza di risorse finanziarie e di interesse culturale ha impedito l’installazione di robuste grate per preservarne gli ingressi.

Solo grazie al volontariato di alcuni sensibili speleologi, viene periodicamente effettuato un controllo sullo stato di conservazione, ma purtroppo tutto si ferma a questo.

La divulgazione della straordinaria bellezza del sottosuolo è sempre stata la missione principale dell’associazione, ma ultimamente sorge il dubbio se tutto questo sforzo valga ancora la pena.

[Foto: Silvio Laddomada]

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