Le esplorazioni del solito Filippo Felici in Piancansiglio nel Bus de la Genziana raggiungono questo fine settimana grandi ambienti inesplorati con molta acqua. il nuovo ramo scoperto è la “Forra Omicron”, un labirinto con notevole corrente d’aria, in alto cascate da salire per 40 metri, in basso voragini di 50 metri da scendere e una sala con un grande lago. Il nuovo ramo si spinge verso sud e verso est, in zone bianche della mappa.

la Forra Omicron, nel Bus de la Genziana

Prosegue instancabile l’esplorazione del nuovo ramo scoperto ormai da qualche mese all’interno del Bus de la Genziana in Piancansiglio. Filippo Felici è il capitano di una piccola squadra di esploratori che con lui disegnano nuovi ambienti e nuove vie da percorrere.
Sembra che questo fine settimana la grotta si è finalmente concessa e si “apre” su grandi ambienti, percorsi da acque di provenienza ignota.
I Nostri esplorano e rilevano, misurano, fotografano e topografano, ma il racconto dei protagonisti è incalzante e travolgente, sicuramente più colorito dello scarno riassunto.
Il nuovo ramo ormai sta prendendo la sua strada verso zone dove finora non c’era niente di esplorato.
Inseguendo acqua e aria sono stati scesi alcuni nuovi pozzi sotto cascata che vanno verso Sud, fino a raggiungere un pozzo profondo 50 metri sul cui fondo si apre un lago in un ambiente di grandi dimensioni. Il pozzo non è stato sceso per mancanza di materiali, e lungo la nuova via è stata intercettata una cascata che scende dall’alto dei suoi 40 metri, proveniente da gallerie sconosciute. E’ la Forra Omicron, che come la nuova variante fa ricominciare tutto da capo.

Nei due disegni, planimetria e sezione del Bus de la Genziana, le frecce rosse indicano la posizione dei nuovi rami scoperti.

Di seguito, la cronaca dell’esplorazione dalla pagina Facebook di felpe e dalla mailing list speleoit.

Filippo felici scrive:
“18 dicembre 2021, Bus de la Genziana, Rami sopra il ‘coDio19, Bus de la Genziana.
Siamo io, Massimiliano Ceschin, Carlo Centazzo e Lorenzo Scaini, di Gorizia. L’obiettivo della giornata è verificare se l’acqua che abbiamo intercettato nell’ultima punta effettuata laggiù con il Bociazza, ritorna nel ‘coDio19 o se ne va per i cavoli suoi…. Sono abbastanza carico, con tanta voglia di rifarmi dopo la disfatta della settimana precedente.
L’inizio, però non è dei migliori: al parcheggio mi accorgo di aver dimenticato il martello d’armo. Per fortuna mi viene in mente che c’è una mazzetta al campo base di -400. Così entriamo insieme ma io mi fiondo a recuperare la mazzetta. L’obiettivo è di fiondarmi giù da solo, recuperare il preziosissimo strumento e risalire, cercando di ribeccare gli altri all’ingresso della Peppa. Arrivo al campo base alle 10.20. Alle 10.45 sono nuovamente alla Peppa. Sudatino ribecco gli altri: missione riuscita…
Siamo alle strettoie. Sistemiamo cordini qua e là per facilitarci il passaggio dei sacchi. Risaliamo il ‘coDio19, percorriamo tutti i meandri ed i freatici fossili alla sua sommità e siamo finalmente sul pozzo dal quale proviene un fragoroso rumore di cascata. Da -300 siamo risaliti di 170 metri. Facciamo armare i ragazzi, bisogna che si fanno esperienza…. Io seguo rilevando.
P25 poi meandro. Carlo continua l’armo e scende un altro P15. Proseguiamo in discesa verso Sud.
SUD! SUD! SUD! In questa grotta non ci sono fiumi che scendono verso SUD!
Ci allontaniamo sempre di più dal ‘coDio19. Alla base intercettiamo un grosso arrivo proveniente da EST. L’acqua proviene da un P40. La grotta è completamente in secca, ma qui, ora, abbiamo circa una portata di 2 litri al secondo. L’aria è tantissima, non ricordo zone profonde in questa grotta con una simile quantità d’aria.
Ora è il turno di Massimiliano. Arma un P10, sotto cascata. Poi meandro. Che bello andare sotto cascata verso Sud! Ora altro P10.
L’ambiente si fa gigantesco. Getto un sasso. 1, 2, 3. Boommmmm P50. Fantastico. Illumino con la profondità il fondo del pozzo: sotto sembra un lago di almeno 20 metri di diametro ma non abbiamo altro materiale. A sinistra, da Est, un altro arrivo.
Mamma mia, in che labirinto abbiamo messo piede questa volta? Forra Omicron!”

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