Si è svolta ieri, Domenica 24 giugno 2018, la Giornata Diversamente Speleo Abruzzo, Lazio, Marche e Italia Centrale, presso la grotta turistica di Val de Varri, nel Lazio.

In attesa dei numeri ufficiali, presenze, partecipanti, gruppi e associazioni coinvolte, devo raccontare a caldo di questa avventura che è ormai diventata un appuntamento fisso non solo in Italia Centrale, ma un pò in tutta Italia ormai.
E’ difficile stare dietro a tutti gli eventi che si svolgono nel segno di “Diversamente Speleo” che non è una associazione, non è un gruppo, non è niente di organizzato, ma è un modo di vivere “anormale”.

Così ieri poco meno di 300 persone, tra accompagnatori, ragazzi diversamente abili, parenti, speleologi, soccorritori, si sono ritrovati insieme, per visitare una grotta. Turistica, finta, deturpata da passerelle, ma grotta.
La grotta diventa un pretesto. Diversamente Speleo si potrebbe fare pure senza grotta.

La famiglia speleo ha bisogno di questo, i ragazzi disabili hanno bisogno di questo.

Raccontiamo poco delle grotte, del carsismo, dei pipistrelli, dell’acqua. Abbiamo con noi ragazzi che faticano a comprendere cosa siamo, chi siamo, dove li portiamo.

Però abbiamo una Storia da raccontare, che è cominciata grazie ad un Pazzo (Teo Turci) che sei anni fa portò in grotta due gemelli disabili con due barelle scassate con il suo gruppo, e l’anno dopo a Bellegra portammo in grotta una decina di ragazzi, tra cui uno, Carlo Catalano ex speleologo ex alpinista in carrozzina, grazie al quale pure Scintilena sta dentro questo progetto, e poi la cosa si ingrossa, e Diversamente Speleo rappresenta la caparbietà dei ragazzi che accompagnamo e degli organizzatori che lottano come leoni in mezzo a mille difficoltà, logistiche, burocratiche, economiche, culturali.
E Diversamente Speleo si è fatto in Liguria, in Puglia, in Campania, in Umbria, Lazio, Marche, Sicilia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna… in Toscana si chiama in un altro modo, ma ho visto ciechi andare su corda dalle parti di Grosseto.
Non conta il nome delle associazioni, ne dei gruppi coinvolti, ne delle organizzazioni, non ha importanza la grotta. Però una persona bisogna assolutamente nominarla; è una leonessa e anche se continua a dire che lei non è l’organizzatrice di Diversamente Speleo, tutti facciamo capo a lei che porta avanti con carattere, passione, cuore questi eventi: Alejandra Meda.
E poi il Soccorso. Il CNSAS. Ci sono angeli che vengono presi tra gli speleologi per indossare una croce sul petto. Grazie sempre, e soprattutto oggi.

Sono passati 5 anni, prima o poi tireremo i conti per sapere quanti sorrisi abbiamo visto in questi anni, in tutta Italia.
Per adesso guardiamoci le prime foto di un’altra giornata memorabile, in amicizia, solidarietà, condivisione e forza.

Grazie a tutti i partecipanti

Maggiori info su:
www.diversamentespeleo.org

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