Questa grotta friulana aveva già fatto parlare di sé dal 2013 (vedi articolo su La Scintilena), quando si era dimostrata degna sorella delle più celebri cavità “di contatto” dell’area di Villanova (vedi scheda della cavità nel Catasto Regionale delle Grotte del FVG). Col passare del tempo gli esploratori del Circolo Speleologico Idrologico Friulano non hanno smesso di percorrere nella grotta Tirfor, dedicata a Bernardo Chiappa, un reticolo di gallerie e meandri che sembra non finire mai, riservando continuamente nuove sorprese.
Ambienti concrezionati nella grotta Tirfor
Una grotta dai passaggi mai ampi, ma dalla lunghezza che non riusciamo ancora a prevedere. Passa sotto i torrenti, ormai ha tre ingressi noti e un quarto probabile in esplorazione, nuovi rami continuano ad attirare gli esploratori ormai impegnati a diverse ore dall’ingresso più comodo. Lo sviluppo complessivo del rilievo ormai vecchio era pari a 2,8 km, ma oggi l’esplorato supera i 6 km con circa 150 m di dislivello complessivo. E’ difficile dare una stima dello sviluppo complessivo della cavità, dato che ogni uscita esplorativa porta al rilievo decine, se non centinaia, di metri di nuovi territori. Le regioni più remote della cavità puntano verso una zona dove finora nessuno aveva trovato grotte degne di note, chissà dove andrà a finire!

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