“Il paracadutista, il subacqueo, l’alpinista, lo speleologo affrontano a volte situazioni in cui il minimo errore, la minima distrazione può costare loro la vita; ed è appunto allora che il fenomeno tende a prodursi grazie al fatto che le informazioni provenienti dal mondo esterno e da quello interno convergono in un punto centrale e qui severamente selezionate. Ciò che è superfluo viene scartato; pensare , sentire e volere si fondono allora armoniosamente permettendo così all’Io il superamento della situazione. In queste condizioni – osserva l’autore- percepire ed esistere diventano una cosa sola, ci si fa tutt’uno con l’azione, ci si identifica con essa completamente, e la dolorosa scissione soggetto-oggetto, che ci perseguita come un trauma dalla nascita per un istante si annulla. Non ci si sente più separati da ciò che si fa, azione e coscienza coincidono. Talvolta ( anche se non sempre) la perdita della cognizione astratta di sé è così totale da determinare una comunione con ciò che ci circonda. E’ un momento magico: come nel momento supremo dell’amore, l’Io e il mondo coincidono.”

[1996 – Gert Semler psicologo e paracadutista tedesco]

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