Ilya Turbanov, ricercatore presso il Laboratorio di Ecologia degli Invertebrati Acquatici dell’Istituto di Biologia delle Acque Interne I.D. Papanin, Accademia Russa delle Scienze, ha condiviso i risultati delle sue ricerche sulla fauna delle grotte.

Potrebbe sorgere una domanda: cosa c’entrano le grotte con la biologia delle acque interne?

In realtà, c’entrano molto!

La maggior parte delle grotte sono grotte carsiche formate dall’azione dell’acqua.

L’acqua dissolve il calcare e le acque sotterranee scavano enormi cavità.

Gli animali che vivono nelle grotte si dividono in diverse categorie ecologiche.

Ci sono gli abitanti veri e propri delle grotte, i troglobi, che vivono esclusivamente all’interno delle grotte e svolgono l’intero ciclo di vita in quel luogo.

Il termine “troglos” deriva dal greco e significa “grotta”, mentre “bio” significa “che vive in un determinato ambiente”.

I troglobi sono quasi sempre ciechi perché nelle grotte in cui vivono regna l’oscurità totale.

Hanno perso la pigmentazione (un fenomeno chiamato depigmentazione) perché non ne hanno bisogno, dato che nessuno li può vedere, e il colore, come gli occhi, sarebbe uno spreco di energia.

La loro vita si svolge principalmente attraverso il tatto, quindi hanno sviluppato una serie di capacità sensoriali.

In sostanza, gli organismi sotterranei sono molto diversi da quelli che vivono in superficie.

I troglobi sono gli animali che vivono nelle grotte senza dipendere dall’acqua.

Quelli invece legati alle acque sotterranee sono chiamati stigobionti, dal nome del mitico fiume Stige che scorreva nel regno sotterraneo (nella scienza sono spesso utilizzati termini che derivano dalla mitologia greca).

Quindi, gli animali veramente sotterranei sono i troglobi e gli stigobionti.

La seconda categoria di animali comprende gli stigofili e i troglofili, che utilizzano le grotte e le acque sotterranee solo in determinate fasi del loro ciclo di vita.

La radice greca “fil” nei loro nomi significa “tendente a”.

L’esempio più evidente di troglofili sono i pipistrelli.

Essi vivono praticamente nelle grotte, trascorrono le ore diurne e l’inverno al loro interno, ma parte del loro ciclo di vita si svolge al di fuori delle grotte e si alimentano anche all’esterno.

Infine, la terza categoria di animali che si trovano nelle grotte comprende gli stigosseni e i troglosseni.

Questi animali, secondo la parola greca “ksenòs”, che significa “estraneo”, sono finiti nelle grotte accidentalmente, cadendo o venendo trasportati dalle acque sotterranee…

Articolo originale in russo: https://www.nkj.ru/archive/articles/47897/

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