Il ritorno del castoro in Italia e i suoi effetti sulla fauna locale
Il castoro eurasiatico (Castor fiber), una specie un tempo scomparsa dall’Italia, sta lentamente riconquistando il suo spazio nei fiumi della penisola.
Una recente ricerca condotta lungo i fiumi Ombrone, Merse e Tevere ha evidenziato il ruolo chiave di questo mammifero nel migliorare la biodiversità delle aree ripariali, con effetti positivi su pipistrelli e ghiri.
L’ingegneria ecologica del castoro e la trasformazione dell’habitat
I castori modificano il loro ambiente costruendo dighe, canali e tane, creando così zone umide che influenzano la vegetazione e la fauna locale.
Questi cambiamenti hanno un impatto sulla struttura delle foreste ripariali, aumentando la presenza di alberi di maggior diametro e favorendo la crescita della vegetazione del sottobosco.
Queste condizioni possono risultare vantaggiose per diverse specie di mammiferi, tra cui i pipistrelli e il ghiro comune (Muscardinus avellanarius).
Aumento dell’attività dei pipistrelli nelle aree con castori
Lo studio ha monitorato l’attività dei pipistrelli attraverso registrazioni acustiche in aree con e senza castori.
I risultati indicano che nei siti con castori si è registrato un aumento significativo dell’attività dei pipistrelli, con una maggiore presenza di specie come il pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii), il pipistrello nano (Pipistrellus pygmaeus) e il vespertilio di Daubenton (Myotis daubentonii).
I pipistrelli trovano nelle aree modificate dai castori condizioni favorevoli per la caccia, grazie alla maggiore abbondanza di insetti acquatici, principale fonte di cibo per molte specie.
Le pozze d’acqua create dalle dighe dei castori offrono habitat ideali per lo sviluppo di larve di insetti, incrementando la disponibilità di prede.
Un beneficio anche per il ghiro comune
Oltre ai pipistrelli, anche il ghiro comune ha mostrato una maggiore attività nelle zone abitate dai castori.
L’incremento della copertura forestale e la presenza di tronchi caduti creano rifugi sicuri e nuove opportunità di nidificazione per questa specie.
Il ghiro, che dipende fortemente dalla presenza di un sottobosco ricco di arbusti e alberi da frutto, sembra beneficiare delle modifiche apportate dai castori all’ambiente ripariale.
Conservazione e implicazioni per la gestione ambientale
L’espansione del castoro in Italia solleva nuove questioni sulla gestione delle aree fluviali.
Se da un lato il ritorno di questo mammifero può portare benefici alla biodiversità, dall’altro è necessario monitorarne gli effetti sulle attività umane e sugli ecosistemi agricoli.
I risultati dello studio suggeriscono che la presenza dei castori potrebbe essere integrata nelle strategie di conservazione degli habitat fluviali, favorendo la biodiversità locale e fornendo nuove opportunità per la tutela di specie di interesse conservazionistico, come i pipistrelli e il ghiro comune.
Questa ricerca rappresenta un primo passo per comprendere il ruolo ecologico dei castori nelle regioni mediterranee e sottolinea la necessità di ulteriori studi per valutare le dinamiche a lungo termine di questa interazione tra mammiferi e ambiente fluviale.
Fonte: https://link.springer.com/article/10.1007/s10531-025-03044-7