Nonostante l’atmosfera spessa che ricopre la sua superficie, è stata completata la mappa geologica di Titano, realizzata grazie ai dati raccolti in più di 10 anni di attività dalla sonda Cassini.
Nata dalla collaborazione tra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), la prima mappa di Titano mostra ‘labirinti’ sotterranei e un ciclo idrologico attivo che ricorda quello della Terra.
Nel 2034 la NASA invierà su Titano un drone volante, Dragonfly, il primo in grado di esplorare un altro mondo del Sistema Solare.

labirinti
La carta geologica di Titano ottenuta grazie a 10 anni di ricerche della sonda Cassini

Nonostante l’atmosfera spessa che ricopre la superficie di Titano, i dati raccolti dalla sonda Cassini in 10 anni di esplorazione hanno permesso di analizzare la composizione geologica di Titano. La carta geologica è stata presentata nello studio pubblicato sulla rivista “Nature Astronomy” dal gruppo del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, coordinato da Rosaly Lopes.

Titano, la più grande luna di Saturno, ha un ciclo idrologico attivo che ricorda quello della Terra, seppur basato sul metano e non sull’acqua.
Secondo i ricercatori della NASA questo ciclo ha scolpito un paesaggio complesso con molte caratteristiche superficiali simili a quelle della Terra.
Queste somiglianze hanno consentito agli scienziati di realizzare la carta geologica dell’intera superficie del satellite, sebbene con precisione variabile a seconda delle diverse regioni.
L’atmosfera densa e nuvolosa di Titano finora aveva reso difficile identificare le sue caratteristiche geologiche e studiare la sua composizione superficiale.
Le ultime ricerche, però, hanno consentito di identificare dozzine di unità geologiche sulla superficie del satellite, come pianure, laghi, crateri, dune, aree di terreno ondulato ed enigmatici “labirinti” interessati da evidenti processi carsici, già indentificati dieci anni fa dalla NASA e dall’ESA.

Carta geologica Titano
Una ricostruzione dei "Labirinti" di Titano, sono evidenti i processi carsici superficiali

Lo studio ha consentito di elaborare nuovi dati sulle caratteristiche e sull’evoluzione del paesaggio.
Le dune e i laghi di Titano sono relativamente giovani, mentre il terreno umido o montuoso risulta più antico. La presenza di rocce sedimentarie varia secondo la latitudine, con dune all’equatore, pianure alle medie latitudini, labirinti e laghi ai poli. Le zone definite “labirinto”, indicate in fucsia sulla carta geologica, potrebbe nascondere grotte.
Avere una migliore comprensione della superficie della luna più grande di Saturno, può aiutare a selezionare i luoghi di maggiore interesse per le future missioni su Titano.

Nel 2034 la Nasa invierà su Titano un drone volante: dragonfly. Sarà il primo a esplorare un altro mondo del Sistema Solare.

Fonti della notizia:
Studio Originale pubblicato su Nature ASTRONOMY
ANSA
Syfy – Drone su Titano
Il Fatto Quotidiano

Approfondimenti:
https://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?release=2010-078
https://www.scintilena.com/scoperti-paesaggi-carsici-su-titano-la-luna-di-saturno/03/05/

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