Matteo Rivadossi racconta l’avventura esplorativa che ha portato alla scoperta di 18 km di tunnel e grotte in Samar.

Nel corso di una straordinaria spedizione durata ben 31 giorni, di cui 25 di esplorazione, un gruppo di speleologi italiani ha raggiunto traguardi eccezionali nell’esplorazione delle grotte di Samar tra marzo e aprile 2023.

La spedizione, guidata da Matteo Rivadossi, ha portato alla scoperta di un intricato sistema di tunnel sotterranei che si estendono per un totale di 18,7 chilometri, di cui 16,8 chilometri topografati.

L’impegno e la determinazione dei cinque partecipanti, nonostante le difficoltà di salute che si sono manifestate durante l’attività, hanno permesso di raggiungere risultati straordinari.

Questa impresa si è posizionata tra le più grandi mai realizzate da speleologi italiani all’estero.

La spedizione Samar 2023 è stata un’emozionante avventura condivisa con compagni d’eccezione, tra cui il geologo Guido Rossi (conosciuto come Gangialf), Stefano Lillo Panizzon, Teresa Lecchi (affettuosamente chiamata Peppa), l’amico sloveno Matiaz Bozic (noto come il diversamente speleo) e, per un periodo significativo, anche gli amici filippini Joni Bonifacio e Daryl Comagon.

Dopo un viaggio in aereo seguito da 150 chilometri in furgone fino alla vivace Catbalogan, i primi giorni non sono stati privi di sfide.

Il gruppo ha dovuto faticosamente acquistare cibo e materiali sotto un caldo soffocante, mentre la zona carsica completamente nuova sollevava dubbi e interrogativi.

Finalmente, il 20 marzo, al quinto giorno di viaggio, l’azione è iniziata.

La spedizione si è diretta verso Mabini, una tranquilla barangay situata a pochi metri sul livello del mare, nell’entroterra di Basey, una cittadina nel sud di Samar famosa per il parco naturale.

Le storie affascinanti delle Mama caves, a soli 20 minuti dal villaggio, hanno subito catturato l’attenzione del gruppo, catapultandoli in un’avventura autentica.

Nonostante l’assenza di due membri impegnati nell’ottenimento di permessi civili e militari, il gruppo ha esplorato il vasto sistema di Bugasan Cave nei primi cinque giorni.

Si sono addentrati in gallerie che si estendono per oltre 5 chilometri, percorse dal fiume omonimo con una portata che può raggiungere i 7-8 metri cubi al secondo.

Le gallerie, per lo più attive e larghe fino a 30 metri, hanno rivelato meraviglie come la sala di “Games of Thrones” e una sorgente incantata navigabile persino dal mare.

L’emozione ha raggiunto l’apice quando hanno effettuato la connessione con Hubasan Cave, passando attraverso un minuscolo passaggio che si è chiuso dopo un’ora.

Hanno raggiunto il buio sifone terminale del complesso, solo per scoprire un grande delta sotterraneo al loro ritorno, emergendo alla luce della sorgente principale.

È stato incredibile osservare un labirinto di tali dimensioni contenuto in uno strato di roccia di soli 50-70 metri, con la sorgente praticamente al livello del mare e a breve distanza dai turisti che visitano Samar.

Le segnalazioni di ulteriori grotte non hanno tardato ad arrivare.

Lungo il possente Bugasan River, più a monte del complesso esplorato, il gruppo è stato guidato verso due spettacolari tunnel con portali alti 50 metri e larghi fino a 40 metri, che contengono a loro volta due affluenti con un’estensione di oltre 1 chilometro .

L’esplorazione è proseguita con il passaggio alla zona meridionale di Samar, nella vera foresta priva di ogni confort, dove una nuova sfida attendeva il gruppo. Decimati dalla febbre hanno proseguito le esplorazioni alla media di un kilometro di nuove gallerie al giorno, con la scoperta di un enorme Sotano, forse il più grande delle Filippine, e la congiunzione di due vasti ingressi con discese di una serie di cascate dentro grotte inesplorate.

La spedizione Samar 2023 ha dimostrato che Samar è una delle regioni speleologiche più promettenti e affascinanti del mondo.

Le incredibili scoperte fatte durante questa avventura sono solo l’inizio di ciò che potrebbe ancora essere rivelato nelle profondità sotterranee dell’isola.

Matteo Rivadossi, il leader della spedizione, ha commentato: “Siamo rimasti sbalorditi dalla bellezza e dalla vastità delle grotte di Samar. Questa spedizione è stata un’esperienza unica nella vita, e siamo grati di aver potuto condividere questa avventura con un team così eccezionale. Speriamo che le nostre scoperte possano contribuire a promuovere la conservazione e la valorizzazione di questo straordinario patrimonio naturale“.

Le scoperte fatte durante la spedizione Samar 2023 saranno oggetto di ulteriori studi approfonditi da parte di esperti speleologi e geologi, e potrebbero portare a nuove ricerche scientifiche e alla scoperta di specie sconosciute.

Leggi sul sito del Gruppo Grotte Brescia tutti i dettagli dell’esplorazione dalla viva voce del Pota: http://www.ggb.it/samar-2023-un%e2%80%99altra-spedizione-perfetta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *