Una svolta per la speleologia locale e le risorse idriche della regione
Un’importante scoperta speleologica è stata annunciata in Bulgaria con la mappatura e l’esplorazione di una nuova rete di gallerie sotterranee presso la sorgente Popov Izvor.
Questo progetto, che ha richiesto decenni di tentativi e sforzi, ha portato alla scoperta di oltre 1,5 km di gallerie già mappate, con indicazioni di ulteriori sviluppi futuri.
Il sito è ora riconosciuto come uno dei più promettenti per lo studio del carsismo nella regione balcanica.
Il progetto coinvolge non solo la ricerca speleologica, ma anche una valutazione delle risorse idriche sotterranee, potenzialmente utili per affrontare la crisi idrica nella città di Pernik e dintorni.
La scoperta e le sue caratteristiche
Secondo gli esploratori, la grotta si sviluppa lungo una frattura di grandi dimensioni, che funge da collettore per tutte le acque sotterranee del massiccio montuoso circostante.
All’interno sono state identificate due gallerie principali, situate su livelli distinti, oltre a un fiume sotterraneo principale alimentato da due grandi affluenti e sette corsi d’acqua secondari, ciascuno con una composizione chimica diversa.
L’esplorazione ha rivelato che il fiume principale della grotta potrebbe avere origine da inghiottitoi situati a 5 km di distanza e 180 metri più in alto.
Questo suggerisce la presenza di un sistema carsico complessivo potenzialmente superiore ai 20 km di lunghezza, di cui finora è stato esplorato solo l’inizio.
La sfida dell’accesso
L’accesso alla grotta è particolarmente complesso a causa della presenza di un sifone lungo circa 130 metri, completamente sommerso.
Per superarlo, il team deve attendere periodi di secca e utilizzare pompe per rimuovere l’acqua, poiché le dimensioni del passaggio non consentono immersioni subacquee.
Una volta superato questo ostacolo, le gallerie si aprono in spazi di dimensioni impressionanti: la galleria principale misura almeno 7×7 metri, raggiungendo in alcuni punti un’altezza di oltre 15 metri.
All’interno sono state scoperte anche grandi sale sotterranee e ulteriori gallerie asciutte su diversi livelli.
Un contributo alla crisi idrica di Pernik
La scoperta riveste anche un’importanza pratica per la regione.
La sorgente Popov Izvor è la seconda più grande della zona dopo quella di Vreloto e rappresenta una risorsa idrica fondamentale per la città di Pernik.
Gli studi preliminari hanno dimostrato che il flusso della sorgente può variare enormemente, passando da un minimo di 15-30 litri al secondo fino a oltre 1000 litri al secondo in particolari condizioni climatiche.
La grotta contiene inoltre significative riserve d’acqua sotterranea, stimate tra 5000 e 10.000 metri cubi.
Durante le esplorazioni, il team ha contribuito a migliorare la condizione della sorgente rimuovendo blocchi di pietra che ostruivano il passaggio del fiume sotterraneo, favorendo così un aumento del flusso idrico disponibile.
Un progetto di lunga data
Il successo dell’esplorazione arriva dopo oltre 40 anni di tentativi da parte di generazioni di speleologi bulgari.
Tra gli sforzi passati si annovera anche un tragico incidente avvenuto nel 1981, quando lo speleologo Georgi Antonov perse la vita nel tentativo di esplorare il sifone della grotta.
Il 22 gennaio 2020, un team composto da Kiril Rusev, Stanislav Bonev, Pepi, Aleksei Zhalov, Bobby e altri membri del Club Extreme è riuscito a penetrare nella grotta, esplorando più di 400 metri di nuove gallerie.
La scoperta ha aperto la strada a ulteriori ricerche, sia dal punto di vista speleologico che ambientale.
Prospettive future
La grotta di Popov Izvor rappresenta un’opportunità per approfondire la conoscenza del sistema carsico regionale e del suo potenziale idrico.
I primi risultati indicano che la rete sotterranea potrebbe estendersi per decine di chilometri, offrendo spunti di studio sia per la speleologia che per la gestione delle risorse naturali.
Il team continuerà le esplorazioni, concentrandosi non solo sull’estensione della mappatura delle gallerie, ma anche sull’analisi della qualità e della quantità delle risorse idriche disponibili.
Il progetto richiede ancora molto lavoro, ma i risultati ottenuti finora segnano un passo significativo per la ricerca scientifica e per la gestione ambientale della regione.
Conclusioni
La scoperta della grotta di Popov Izvor rappresenta un risultato importante per la speleologia bulgara e internazionale.
L’unione tra ricerca scientifica e applicazioni pratiche sottolinea il ruolo cruciale delle esplorazioni sotterranee nella comprensione e nella gestione sostenibile delle risorse naturali.
Con ulteriori esplorazioni già in programma, il potenziale di questa grotta sembra essere solo all’inizio della sua piena realizzazione.
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