Dopo l’episodio accaduto nella grotta Sa Rutta e S’Edera, il CNSAS ribadisce l’importanza di seguire le regole per praticare l’attività in sicurezza.

Il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna ha lanciato l’allarme dopo l’incidente verificatosi nella grotta Sa Rutta e S’Edera.

L’episodio ha scatenato un ampio dibattito sulla sicurezza degli appassionati di speleologia e sull’importanza di seguire le regole per praticare l’attività in modo responsabile.

Il CNSAS ribadisce l’importanza di una formazione tecnica e preparazione psicofisica adeguata per avvicinarsi alle grotte, pianificando l’attività raccogliendo tutte le informazioni necessarie sulle caratteristiche della cavità.

Inoltre, è consigliato praticare la speleologia in gruppo di almeno cinque persone per garantire il supporto in caso di emergenza.

L’attività di speleologia non deve essere vista come una sfida per misurare i propri limiti, ma come un’esperienza da vivere con rispetto e consapevolezza.

Le cavità sotterranee, con la loro bellezza e fragilità, meritano il nostro rispetto e la nostra attenzione.

Infine, il CNSAS sottolinea l’importanza del buon senso e della capacità di saper rinunciare quando necessario, elementi imprescindibili per praticare l’attività in sicurezza.

L’invito è quindi a seguire questi preziosi consigli per godere della bellezza delle grotte in totale sicurezza.

Il comunicato del CNSAS apparso su Facebook: IN GROTTA CON PRUDENZA

Il recente episodio verificatosi nella grotta Sa Rutta e S’edera ha acceso un ampio dibattito su come è opportuno intraprendere le escursioni e le esplorazioni delle cavità naturali.
Come sempre in questo tipo di attività in ambiente impervio è consigliato seguire delle regole che riducono i rischi per chi le pratica. Ecco qualche consiglio utile da parte nostra:

– approcciamoci alla grotta con una adeguata formazione tecnica e preparazione psicofisica;
– pianifichiamo l’attività raccogliendo tutte le informazioni necessarie sulle caratteristiche della grotta, in modo da poterne valutare adeguatamente attrezzatura, equipaggiamenti, viveri e tempi di percorrenza;
– la speleologia è un’attività di squadra ed è consigliato praticarla almeno in 5 persone così che, difronte ad un’eventuale emergenza all’interno di una grotta, 2 persone potranno assistere il ferito e ad altre 2 potranno affrontare l’uscita per chiamare il Soccorso Speleologico.
– la speleologia non è una disciplina sportiva nella quale bisogna misurare i propri limiti per raggiungere i luoghi profondi con la convinzione che chiunque possa cimentarsi con essa: da quella grotta si dovrà poi uscire e la maggior parte delle volte questo percorso è in salita, teniamolo presente!
– le cavità sotterranee, con le loro difficoltà, i loro pericoli, la loro fragilità e bellezza meritano il nostro rispetto.

A questi consigli bisogna aggiungere, imprescindibilmente, un’ottima dose di buon senso e la consapevolezza che la vera abilità in ambiente impervio è capire quando è il momento di saper rinunciare.

Grazie a chi condividerà queste preziose informazioni!

(Foto Sa Rutta e S’Edera, Archivio CNSAS)