Nonostante gli sforzi e le centinaia di persone ed attrezzature impiegate, ancora nessuna buona nuova sui 13 ragazzi dispersi nella grotta Thailandese Tham Luang. Ormai siamo al sesto giorno di attesa.

I ragazzi (12 giovani calciatori e il loro allenatore 25enne) sono entrati ormai sabato scorso, con qualche snack e senza attrezzatura di alcun genere (caschi o luci affidabili), rimanendo imprigionati dalla piena, l’ipotesi è che possano essersi rifugiati in una sala più alta chiamata Pattaya Beach, ma non si ha alcuna conferma. Da giorni speleosub inglesi provano a raggiungerli ma la mole di acqua, integrata dalle pioggie monsoniche che si abbattono sulla zona, rende tutto difficoltoso e con visibilità azzerata dal fango. Fuori dalla grotta, una cinquantina di pompe che viaggiano a 12mila litri all’ora cercano di abbassare il livello dell’acqua nelle gallerie, mentre ai lati della montagna sono in funzione trivelle per tentare di aprire varchi per farla defluire dalle camere interne.

L’impressione da qui è di un’immensa confusione, con rischi elettrici (stamane un soccorritore è finito all’ospedale a causa di una scossa), giornalisti che si confondono ai soccorritori (non è più chiaro chi sia dentro e chi sia fuori), trivelle che bucano senza aver la certezza, per loro ammissione, di sapere se è il punto giusto per poter intercettare una galleria.
Sopra la montagna pattugliamenti alla ricerca di nuovi varchi che possano portare alla sala principale, molti avvistamenti anche profondi, ma non stanno portando a nulla. Ci sono notizie anche di “esplorazioni” in grotte vicine, confidando in collegamenti miracolosi.

La notizia più eclatante è quella dei 20 kit di sopravvivenza lasciati trasportare dalle acque, scatole di plastica trasparente (non stagne) contenenti cibo, telefoni, candele, matite, una mappa. La scatola è illuminata e lampeggiante. All’interno anche un foglietto (scritto a penna): “Appena trovi questo kit, contattaci immediatamente e localizzati. Verremo in vostro soccorso il più presto possibile”.

(fonte: https://twitter.com/TNAMCOTEnglish/status/1012618978412249090)

Per seguire gli aggiornamenti (alcuni in inglese, alcuni tradotti anche in italiano da privati cittadini thailandesi), potete seguire l’hastag su twitter #thamluang

Le ultimissime notizie: sono in arrivo alcuni speleosub cinesi, in supporto a 3 inglesi che si stanno immergendo da martedì. Questi ultimi sono riusciti ieri a raggiungere la sala subito precedente a Pattaya Beach, stendendo fin qui il cavo telefonico e predisponendo per le pompe di aspirazione dell’acqua (il passaggio è anche qui allagato). Fonte: Thai Navy SEAL (pagina Facebook)

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