Roma – In casa e nel negozio aveva in tutto una trentina di reperti tra anfore e piatti, conservati con grande cura e messe in bella mostra per gli ospiti. Il collezionista di opere trafugate è un sarto della “Roma bene”, talmente sicuro che la sua passione non sarebbe stata scoperta, da non resistere alla tentazione di esporre alcune delle opere archeologiche tra le camicie, nella vetrina della sua bottega nel cuore dei Parioli.
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