Preparazione dell'iniezione al Renejevo Brezno (foto M. Di Batista)

Immissione di due traccianti a -1000 nell’abisso “Renejevo brezno” e nell’abisso “Skalarjevo brezno “. Il fitto programma di controlli e prelievi ai corsi d’acqua e alle sorgenti che circondano il massiccio è avviato.

Il TRACERKANIN Project è un progetto speleologico internazionale lanciato nel 2021. Esso ha come obiettivo lo studio dell’idrogeologia ipogea del massiccio carsico del Monte Canin/Kanin nelle Alpi Giulie, suddiviso tra Italia e Slovenia.

La prima fase del TRACERKANIN Project ha concluso le operazioni in campo, comprendenti un multi-tracer test iniettando nella parte nord-occidentale del massiccio (italiana) in tre punti: è in corso di avanzata esecuzione la conclusione dell’elaborazione dei dati. I risultati giá nella fase iniziale appaiono molto rilevanti.

La seconda fase, invece, ha visto l’iniezione di due traccianti in due “–1000” del Canin sloveno: l’abisso “Renejevo brezno” e l’abisso “Skalarjevo brezno “.

L’area slovena del massiccio, che corrisponde al versante meridionale, ha una superficie di altopiani carsici di alta quota stimabile attorno 50 km2. Importanti sorgenti carsiche si trovano sempre alla base, in parte determinate da una soglia di rocce impermeabili (differentemente da quelle del versante italiano), mentre la maggiore, la Sorgente Glijun con portate medie d 1 m3/s e in piena di oltre 15 m3/s, è captata per l’acquedotto di Bovec.

Il giorno 9 luglio 2022 sono stati iniettati rispettivamente solforodamina B (Skalar, zona Free Willy lake -1200 m) e uranina (Renè, Copacabana lake -1240 m) da parte delle squadre slovene: al Renejevo l’iniezione è stata curata dal DZRJ di Lubiana e al Skalarjevo da parte del team JKNM di Novo Mesto. Sono stati attrezzati dalle squadre italiane e slovene tutta una serie di punti di controllo, in tutte le valli che interessano il massiccio, anche impiegando sonde fluorimetriche, autocampionatori e sonde multiparametriche per il monitoraggio di parametri fisico-chimici. Il fitto programma di controlli e prelievi ai corsi d’acqua e alle sorgenti che circondano il massiccio è avviato.

Le operazioni sul campo si chiuderanno il 13 agosto 2022.

La Fase 2 del TRACERKANIN Project, oltre a costituire un progresso sulla conoscenza di quest’area carsica tra le più importanti in Europa, è un ottimo esempio di progetto multidisciplinare di “speleologia di ricerca” che mette insieme decine di speleologi, esperti e ricercatori, assolutamente necessario se si intendono affrontare problematiche di vasto respiro.

Riccardo Corazzi e Rino Semeraro 

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