Il Museo dei Brettii e del Mare di Cetraro ospiterà una straordinaria esposizione che racconta 20.000 anni di storia mineraria sul Tirreno calabrese.

Nel maggio del 1997, quattro audaci speleologi varcarono l’ingresso imponente di quella che da oltre centocinquant’anni era nota come la “Grotta della Monaca”.

L’obiettivo? Esplorare le strutture artificiali avvistate anni prima all’interno della caverna. Questo fu l’atto iniziale di un’avventura scientifica destinata a rivelare una delle più antiche miniere preistoriche d’Europa, sfruttata dall’umanità fino al Medioevo.

Il Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici”, artefice delle prime scoperte, ha collaborato con la CASTER, ente gestore del Museo dei Brettii e del Mare di Cetraro, per creare una Mostra fotografico-documentaria che sveli i segreti di questa straordinaria scoperta.

Intitolata “Coltivazioni di ferro e rame a Grotta della Monaca. Una storia mineraria lunga 20.000 anni sul Tirreno calabrese“, l’esposizione sarà inaugurata il 1 settembre alle 18.30 presso la sala congressi “Luigi Leporini” del Museo.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 31 dicembre 2023 e includerà visite guidate al sito archeologico condotte da speleo-archeologi che hanno contribuito alle ricerche.

All’inaugurazione parteciperanno le Autorità Comunali di Cetraro e Sant’Agata di Esaro, quest’ultima località corrisponde all’ubicazione dell’entrata della grotta, oltre alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Cosenza.

Un’opportunità unica di immergersi nelle profondità del passato minerario calabrese.

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