Un viaggio nel mondo ipogeo toscano attraverso la mostra fotografica della Federazione Speleologica Toscana FST
Dal 7 giugno al 31 agosto 2025 Palazzo Rossetti di Seravezza ospita la mostra fotografica della FST, un evento dedicato alla speleologia toscana e al lavoro dei gruppi speleologici del territorio.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Parco delle Alpi Apuane, offre al pubblico la possibilità di scoprire, tramite immagini suggestive, la ricchezza e la complessità del mondo sotterraneo della Toscana.
La mostra fotografica FST: orari e dettagli dell’esposizione speleologica
La mostra FST sarà inaugurata sabato 7 giugno presso Palazzo Rossetti e rimarrà aperta fino al 31 agosto 2025.
Nel mese di giugno sarà visitabile nei fine settimana dalle 15:00 alle 19:00, mentre a luglio e agosto sarà accessibile tutti i giorni dalle 16:00 alle 20:00, in concomitanza con l’orario di apertura del Centro Visite del Parco.
L’esposizione propone una selezione di fotografie che documentano le esplorazioni, le ricerche e le attività dei gruppi speleologici toscani, offrendo uno sguardo approfondito sulla speleologia toscana e sulle sue peculiarità.
Speleologia toscana: storia, evoluzione e protagonisti del territorio
La speleologia toscana vanta una lunga tradizione di studi e ricerche sulle cavità naturali.
Già nel Settecento, il naturalista Antonio Vallisneri esplorava le grotte della Garfagnana, contribuendo alla conoscenza scientifica delle acque sotterranee e delle formazioni carsiche della regione[1].
Nel corso del Novecento, la Toscana ha visto la nascita di gruppi speleologici attivi nella mappatura e nell’esplorazione del patrimonio ipogeo locale, in particolare nelle aree delle Alpi Apuane e della Garfagnana.
Questi gruppi hanno svolto un ruolo centrale nella valorizzazione delle grotte e nella diffusione della cultura speleologica, collaborando con enti di ricerca e parchi naturali[1].
Il contributo dei gruppi speleologici toscani alla conoscenza del mondo ipogeo
I gruppi speleologici toscani si distinguono per l’attività di esplorazione, documentazione e tutela delle grotte del territorio.
Le loro ricerche hanno permesso di censire numerose cavità, contribuendo alla creazione di un catasto speleologico regionale e nazionale[1].
Le fotografie esposte nella mostra FST illustrano sia le fasi di esplorazione sia gli aspetti scientifici e naturalistici delle grotte, mettendo in evidenza la varietà di ambienti sotterranei e la biodiversità che li caratterizza.
Il lavoro dei gruppi speleologici toscani si inserisce in un contesto più ampio di collaborazione con istituzioni e parchi, come il Parco delle Alpi Apuane, impegnato nella tutela e nella promozione del patrimonio geologico e speleologico della zona.
Speleologia toscana e divulgazione: l’importanza della mostra FST per il pubblico
La mostra fotografica FST rappresenta un’occasione per avvicinare il pubblico alla speleologia toscana, offrendo strumenti di conoscenza e sensibilizzazione su un patrimonio spesso poco visibile ma di grande valore scientifico e ambientale.
L’esposizione si propone di far emergere il fascino e la complessità del mondo ipogeo toscano, sottolineando l’importanza della ricerca e della conservazione delle grotte.
La presenza di immagini di alta qualità e la collaborazione con il Parco delle Alpi Apuane rafforzano il legame tra speleologia toscana, territorio e divulgazione scientifica.
Conclusioni: la mostra FST come strumento di valorizzazione della speleologia toscana
L’apertura della mostra fotografica FST a Seravezza rappresenta un momento significativo per la speleologia toscana e per la promozione del patrimonio ipogeo regionale.
L’iniziativa offre al pubblico l’opportunità di conoscere da vicino il lavoro dei gruppi speleologici toscani e di apprezzare la ricchezza delle grotte della Toscana, contribuendo alla diffusione della cultura speleologica e alla valorizzazione del territorio.
Fonti
[4] Palazzo Rossetti – Seravezza – Art Bonus https://artbonus.gov.it/2748-palazzo-rossetti.html