Un database condiviso tra chirotterologi e speleologi per monitorare le colonie di questi animali nelle grotte e favorire la loro conservazione

I pipistrelli sono animali affascinanti e importanti per l’equilibrio dell’ecosistema, ma anche molto vulnerabili e minacciati da diversi fattori.

Per studiarli e proteggerli, gli specialisti di questi mammiferi alati, chiamati chirotterologi, hanno bisogno di raccogliere dati sulla loro presenza, distribuzione e stato di salute.

Tuttavia, questo non è sempre facile, perché i pipistrelli si rifugiano spesso in luoghi difficili da raggiungere, come le grotte.

Per questo motivo, i chirotterologi si avvalgono della collaborazione degli speleologi, gli esperti di esplorazione delle cavità naturali, che possono accedere ai siti dove i pipistrelli si riproducono, si alimentano o svernano.

Gli speleologi, infatti, possono osservare e contare i pipistrelli presenti nelle grotte, rilevare eventuali anomalie o disturbi e segnalare le loro osservazioni ai chirotterologi.

Per facilitare questo scambio di informazioni, nel 2014 è nato il progetto ToscoBAT, un database condiviso tra il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze e la Federazione Speleologica Toscana.

Il progetto, guidato da Paolo Agnelli, già curatore del Museo La Specola, ha lo scopo di raccogliere e organizzare i dati relativi alla presenza di pipistrelli nelle grotte toscane, in modo da avere una visione d’insieme della situazione e poter intervenire in caso di necessità.

Il database ToscoBAT contiene attualmente oltre 3000 schede relative a circa 400 grotte, con informazioni su 23 specie di pipistrelli, tra cui alcune rare o minacciate.

Il progetto ha permesso di conoscere meglio la biologia e l’ecologia di questi animali, di individuare le aree più importanti per la loro conservazione e di promuovere azioni di sensibilizzazione e tutela.

ToscoBAT è un esempio di come la partecipazione attiva di esperti e appassionati possa fare la differenza nella salvaguardia del patrimonio naturale.

Grazie a questo progetto, la Toscana si conferma come una regione all’avanguardia nella protezione dei pipistrelli, che sono tra gli indicatori più sensibili della qualità dell’ambiente.

Per approfondire il progetto ToscoBAT e scoprire di più sui pipistrelli toscani, si può consultare il sito web del Museo di Storia Naturale di Firenze o il portale della Federazione Speleologica Toscana.

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