Al via le candidature per il prestigioso premio dedicato alla protezione del carsismo e delle grotte: in palio contributi economici e attrezzature di alta qualità
Scadenza 20 maggio 2025
Nel silenzio misterioso delle grotte e negli intricati paesaggi carsici si custodiscono segreti antichi, essenziali per comprendere il passato del nostro pianeta e il futuro dell’ambiente.
Per celebrare e promuovere la protezione di questi patrimoni naturali, torna anche quest’anno il Premio France Habe: un appuntamento importante, nel 2025, per chi si impegna nella salvaguardia degli ecosistemi sotterranei.
Il premio
Il Premio France Habe è stato istituito nel 2013 dalla Commissione per la Protezione del Carsismo e delle Grotte dell’Unione Internazionale di Speleologia (UIS), ha come obiettivo la promozione della protezione dei sistemi carsici e delle grotte per le generazioni future.
Indetto dalla Karst and Caves Protection Commission dell’International Union of Speleology (UIS), il premio porta il nome del Dottor France Habe, speleologo sloveno, già presidente del Dipartimento di Protezione dell’UIS dal 1973 al 1997.
La sua eredità scientifica e la sua passione per la tutela dell’ambiente sotterraneo vivono oggi anche attraverso questa iniziativa internazionale.
Nel 2024, il Premio è stato assegnato dalla Commissione per la Protezione del Carsismo e delle Grotte dell’Unione Internazionale di Speleologia (UIS), è stato conferito al progetto monografico belga “La Magne souterraine – Le système Wuinant-Haminte et autres phenomena karstiques de la vallée de la Magne“, rappresentato da Paul De Bie.

L’obiettivo
Obiettivo del premio è incentivare la ricerca, la divulgazione e i progetti dedicati alla conservazione del carsismo e delle grotte, archivi naturali di conoscenze vitali per la scienza e per la sostenibilità ambientale.
In un’epoca in cui la tutela dell’ambiente è diventata una sfida globale, iniziative come il Premio France Habe sono un richiamo forte e necessario: la protezione delle grotte e dei paesaggi carsici non è solo una questione scientifica, ma anche vera e propria missione per il futuro della Terra.
Scadenza e informazioni
La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata per il 20 maggio 2025.
Oltre al premio in denaro di euro 300,00 offerto dalla UIS e di euro 300,00 aggiuntivi messi a disposizione da Resseg, i vincitori riceveranno anche due potenti lampade Cyansky (valore euro 200,00) e un set di tre sacchi tecnici Banhar (valore euro 250,00), strumenti ambiti dagli speleologi.
Tutte le informazioni dettagliate su modalità di partecipazione e regolamento sono disponibili ai link ufficiali:
Difendere il patrimonio sotterraneo è proteggere il futuro della Terra!
Evento | Dettaglio |
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Pubblicazione bando | 3 aprile 2025 |
Scadenza candidature | 20 maggio 2025 |
Premio in denaro UIS | € 300,00 |
Premio in denaro Resseg | € 300,00 |
Lampade Cyansky | 2 lampade (valore € 200,00) |
Set sacchi tecnici Banhar | 3 sacchi (valore € 250,00) |
Valore totale premi | circa € 1.050,00 |
Info | SSI – UIS |
Franz Habe (VRHNIKA 11.1.1909 – POSTUMIA 14.10.1999)
Testo pubblicato su Progressione 41, dicembre 1999 – da sito Commissione Boegan https://www.boegan.it/2009/12/france-habe/

Il 14 ottobre 1999, nel piccolo cimitero di Postumia (Slovenia), una commossa folla di amici ed estimatori ha accompagnato all’ultimo viaggio France Habe, speleologo sloveno molto noto anche al di fuori dei confini della sua piccola Patria.
Era nato a Vrhnika – oggi Slovenia, ma allora impero Austroungarico – l’11 gennaio 1909; diplomato in geografia e storia nel 1932, nel 1964 otteneva a Lubiana il dottorato con una tesi sulla morfologia e idrologia del bacino della Piuca.
Speleologo molto attivo – ha esplorato qualche centinaio di grotte, pubblicato una dozzina di libri e oltre un centinaio di scritti vari di speleologia – per alcuni anni è stato presidente dapprima dell’Associazione Speleologica della Slovenia e quindi dell’Associazione Speleologica Jugoslava.
Molto presene anche in campo internazionale (oltre allo sloveno parlava bene il tedesco e l’italiano) ha ricoperto varie cariche nell’ambito dell’U.I.S, fra cui la presidenza della Commissione perla protezione, l’esplorazione e il turismo (delle grotte e delle regioni carsiche).
Con la sua morte scompare uno degli ultimi speleologi – forse veramente l’ultimo – nati all’inizio del secolo, quelli che hanno visto trasformarsi il mondo e la speleologia.
Ulteriori notizie su France Habe si possono trovare in:
Bartholeyns J.P., 2000: Adieu France Habe, Echo de l’Egout, 41: 14
Cigna A. A., 1999: France Habe (1908-1999), Speleologia, XX, 41: 132
Faraone E., 1989: Premio San Benedetto Abate 1989, Progressione 22: 49
Furtig T., 2000: France Habe (1909-1999). Grosser Spelaologe und guter Freund, Gut Schluf, 49: 10-12
Kranjc A., 1988: France Habe, Nase Jame 30: 96-98
Kranjc A., 2000: In memoriam: Dr. Habe, France (1909-1999), Karstologia, 35: 61
Mihevc A, 1999: In memoriam Dr. France Habe (1909-1999), Nas Krs, XIX, 32 (1999): 101-109
Trimmel H., 1989: Prof. Dr. France Habe 80 Jahre, Die Hole, 40 (1): 20-21
Ufrecht W., 1999: In memoriam Prof. Dr. France Habe (1909-1999), Laichinger Hohlenfreund, 34 (2): 97-99