La nuova cavità, situata nella provincia meridionale di Kerman, è stata esplorata da un team misto di speleologi e ambientalisti. Sarà presto classificata come area protetta.
Nel sud dell’Iran, nella provincia di Kerman, è stata scoperta una grotta di grande interesse naturale all’interno del Parco Nazionale di Khabr. Il ritrovamento è avvenuto nell’ambito di un piano per l’identificazione e lo studio delle cavità naturali sotto la gestione provinciale, secondo quanto riportato dall’agenzia iraniana ISNA e ripreso dal quotidiano Tehran Times il 18 maggio 2025.
Un’esplorazione tecnica in ambiente impervio
Una squadra composta dal segretario del gruppo di lavoro sulla speleologia, da esperti ambientali e da membri dell’Associazione Speleologica di Kerman ha documentato l’apertura della grotta e portato a termine le operazioni di armo e rilievo topografico. La cavità era stata avvistata per la prima volta l’anno precedente dagli ambientalisti Ebrahim Alidadi-Soleimani e Hafez Rezvani, durante un censimento naturalistico, e segnalata al gruppo di lavoro competente.
Il percorso impervio per raggiungere l’ingresso è stato seguito da un team guidato da Zeynab Yousefipour. Raggiunto l’ingresso della grotta, sono state registrate con precisione le coordinate del punto di ingresso. Quindi, la squadra tecnica ha provveduto a predisporre le attrezzature necessarie per l’esplorazione: sono state posizionate le corde e i sistemi di sicurezza per consentire la discesa all’interno del pozzo verticale.
La discesa ha permesso di rilevare un pozzo interno profondo oltre 150 metri.
Verso il riconoscimento ufficiale della grotta
Secondo Mehrangiz Heydarian, responsabile del Segretariato speleologico di Kerman, sono già in corso le valutazioni per assegnare alla grotta un nome ufficiale e una classificazione di tutela ambientale. È inoltre in fase di pianificazione uno sfruttamento sostenibile della cavità all’interno del parco.
Un parco straordinariamente ricco di biodiversità
Il Parco Nazionale di Khabr si estende su circa 12.000 ettari e include anche cinque rifugi faunistici noti come Ruchun (o Ruchan). Complessivamente, il sistema protetto raggiunge un’estensione di 150.000 ettari. L’area è particolarmente ricca di biodiversità grazie alla varietà di altitudini, pianure e bacini idrografici. Le acque sotterranee costituiscono la principale fonte idrica.
Il parco ha ottenuto il titolo di “area protetta” nel 1971; nel 1975 è stato ampliato e denominato “Khabr and Ruchan Wildlife Refuge”. Nel 1991, l’UNESCO ha riconosciuto l’area come attrazione turistica culturale. Gran parte della zona è oggi classificata come parco nazionale, con una straordinaria diversità di paesaggi, habitat, fauna e flora.
Il clima è prevalentemente temperato, con alcune zone subtropicali e tropicali, e l’ambiente spazia da montagne rocciose e aride a pianure, steppe e foreste montane. Sono stati identificati oltre 750 tipi di piante e, nonostante gli effetti della siccità degli ultimi anni, l’ecosistema ha dimostrato una notevole resilienza.
All’interno dei confini del parco sono stati individuati quattro principali habitat: la pianura fredda, l’altopiano freddo, la fascia temperata, la pianura tropicale e l’altopiano subtropicale.
Tehran (trascrizione più fedele dell’originale in lingua farsi – il persiano moderno – della forma più comune e tradizionale di “Teheran”), capitale dell’Iran e sede del quotidiano Tehran Times, si trova nella parte settentrionale del Paese, ai piedi della catena montuosa dell’Alborz. È il principale centro politico, culturale ed economico della nazione.
Fonte: Tehran Times, 18 maggio 2025 – https://www.tehrantimes.com/news/513205